Guerra in Ucraina, l’Ue approva il 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia

Guerra Ucraina, intesa Ue sul 18esimo pacchetto di sanzioni alla Russia

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Written by Irene Vitturri

18 Luglio 2025

L’Unione Europea ha approvato il 18esimo pacchetto di sanzioni contro la Russia nel quadro della guerra in Ucraina. Il via libera è arrivato a Bruxelles dal Comitato dei rappresentanti permanenti (Coreper) dei 27 Stati membri, e include misure economiche senza precedenti. Il nuovo pacchetto punta a colpire settori chiave della macchina da guerra russa: energia, finanza e industria militare. Mosca, intanto, intensifica l’offensiva militare, rivendicando la conquista di tre villaggi, mentre aumentano le tensioni con gli Usa dopo le nuove dichiarazioni di Donald Trump.

Guerra Ucraina – Le nuove sanzioni europee: oil price cap e stretta su droni e banche

Secondo quanto riportato da fonti diplomatiche, il 18esimo pacchetto di sanzioni Ue alla Russia introduce un nuovo tetto dinamico sul prezzo del petrolio russo: il cosiddetto Oil Price Cap fisserà il prezzo massimo al 15% in meno rispetto alla media di mercato. Viene inoltre vietata l’esportazione verso Mosca di tecnologie dual-use e componenti per droni, nonché l’utilizzo di 105 navi della cosiddetta “flotta ombra”.

Il pacchetto colpisce anche le operazioni del Nord Stream e impone limiti più stringenti su diverse banche russe e cinesi, oltre a colpire gli asset esteri di Rosneft. Secondo il ministro ucraino Denys Shmyhal, queste misure rappresentano “le sanzioni più complete mai adottate finora”.

Guerra Ucraina – Zelensky e Von der Leyen: “Colpiamo il cuore della macchina da guerra russa”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha definito le nuove sanzioni Ue “essenziali e tempestive”, ringraziando Ursula von der Leyen e i leader europei per la loro unità in un momento in cui “la Russia ha intensificato la brutalità degli attacchi contro città e villaggi”. Anche la presidente della Commissione Ue ha sottolineato su X che “la pressione su Putin resterà alta finché non porrà fine a questa guerra”.

Jean-Noel Barrot, ministro degli Esteri francese, ha parlato di sanzioni “senza precedenti”, dichiarando che “insieme agli Stati Uniti costringeremo Vladimir Putin a un cessate il fuoco”.

Trump minaccia dazi, Mosca risponde: “Non accettiamo ultimatum”

A gettare benzina sul fuoco ci ha pensato Donald Trump, tornato alla ribalta con un ultimatum a Mosca: se non ci saranno progressi concreti verso la pace entro 50 giorni, gli Stati Uniti imporranno dazi alla Russia. La risposta di Mosca, tramite la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, è stata immediata: “Non accettiamo minacce. L’invio di armi all’Ucraina è il segno del rifiuto delle iniziative di pace”.

Russia all’offensiva: presi villaggi a Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia

Mentre le diplomazie si scontrano, la guerra sul campo non conosce sosta. Il ministero della Difesa russo ha annunciato la conquista di tre nuovi villaggi nelle regioni di Kharkiv, Donetsk e Zaporizhzhia, rafforzando l’avanzata militare nei territori occupati. Intanto, Berlino ha fatto sapere che la consegna di missili Patriot promessi a Kiev potrebbe subire ritardi di “settimane”.

Ucraina nella Corte penale internazionale, nuovi attacchi su civili

In un momento simbolico per Kiev, l’Ucraina è ufficialmente entrata nella Corte penale internazionale come 125esimo Stato membro. Sul fronte interno, però, gli attacchi russi continuano: un drone ha colpito l’auto del rabbino capo di Kherson, a bordo della quale viaggiavano la moglie e la figlia piccola, rimaste illese. Un altro drone ha ucciso un bimbo di un anno nella regione di Kherson.

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