📍 Luogo: New York
La storia di Michael Valentino Teofrasto Carturan, 28enne italiano originario di Rivoli (Torino), ha le tinte di un thriller internazionale. L’uomo sostiene di essere stato rapito e torturato per 17 giorni in un attico di Manhattan. Ma ciò che rende la vicenda ancora più enigmatica è il contesto: un patrimonio da 30 milioni di dollari in criptovalute, personaggi legati al mondo del lusso e delle start-up digitali, e un intreccio che lascia spazio a molte domande e poche certezze.
Chi è davvero Michael Carturan? Il mistero del patrimonio in criptovalute
Carturan ha un profilo apparentemente ordinario: studi di design, una facoltà di Psicologia mai completata, e un interesse per l’agricoltura urbana. Nessuna attività imprenditoriale conosciuta, né investimenti noti. Eppure, secondo le fonti investigative americane, sarebbe proprietario di una fortuna in criptovalute valutata intorno ai 30 milioni di dollari. Come ha accumulato una tale ricchezza? Chi sono i suoi interlocutori nel mondo spesso opaco della finanza digitale? Gli inquirenti statunitensi sospettano che dietro la sua riservatezza si nasconda ben altro.
Il sequestro a Manhattan e l’assenza di contatti con le autorità italiane
Durante il presunto sequestro, né Carturan né la sua famiglia hanno contattato il consolato italiano. Nemmeno dopo la fuga, avvenuta grazie alla richiesta d’aiuto a un poliziotto per strada. Solo il giorno successivo è avvenuto il primo contatto tra la famiglia e la Farnesina. Il console italiano a New York ha tentato di visitare Carturan in ospedale, ma non lo ha trovato. Un comportamento insolito che contribuisce ad alimentare il mistero.
Beatrice Folchi, la “torture queen” e il legame con il presunto aguzzino
Beatrice Folchi, 24enne di Latina trasferitasi a New York, è uno dei volti chiave del caso. Lavora nel marketing del lusso e collabora con la società di John Woeltz, l’uomo accusato del sequestro. Sarebbe stata proprio lei a introdurre Carturan nel giro che lo ha portato all’incontro con Woeltz. Dopo un breve fermo, è stata rilasciata. Folchi ha dichiarato che tutto è stato un “grande equivoco” e che chiarirà la sua posizione tramite il proprio avvocato.
John Woeltz e il terzo uomo: criptomilionari e moventi oscuri
L’arresto di John Woeltz è avvenuto in circostanze surreali: sorpreso in accappatoio nel suo lussuoso attico da 40.000 dollari al mese. Ex volto noto della scena crypto newyorkese, pare non abbia fatto nulla per fuggire dopo la fuga di Carturan. Tra le prove in mano agli investigatori ci sarebbero Polaroid che mostrano le torture inflitte alla vittima. Ma non è l’unico coinvolto: emerge la figura di un misterioso “terzo uomo”, forse uno svizzero anch’egli milionario nel settore crypto, di cui si attende una possibile autodenuncia.
La pista sessuale e quella economica: un intreccio ancora da decifrare
Mentre alcuni media ipotizzano un movente a sfondo sessuale, le autorità americane si concentrano soprattutto sull’aspetto economico. Si tratterebbe di una partita di criptovalute finita male, un raggiro o un tradimento tra colleghi. Il quadro è ancora frammentario e pieno di zone d’ombra, ma è chiaro che dietro il volto apparentemente anonimo di Carturan si cela una rete di relazioni e interessi milionari.