📍 Luogo: Roma
Un’ondata di commozione ha accompagnato oggi l’ultimo saluto ad Alvaro Vitali, scomparso a Roma il 24 giugno all’età di 74 anni. I funerali si sono svolti nella Chiesa di San Pancrazio, a Monteverde Vecchio, dove familiari, amici, colleghi e fan si sono riuniti per rendere omaggio all’attore che ha segnato un’epoca del cinema italiano.
La cerimonia di Alvaro Vitali nella chiesa di San Pancrazio
La funzione religiosa si è tenuta nel primo pomeriggio di giovedì 26 giugno. La Chiesa di San Pancrazio, affollata e silenziosa, ha accolto i presenti in un’atmosfera densa di emozione. Il parroco, durante l’omelia, ha ricordato l’uomo dietro il personaggio pubblico, sottolineando come “in vita gli sia spesso mancato il rispetto che meritava”.
Le parole commosse di Carlo Verdone
Tra i presenti, anche Carlo Verdone, visibilmente provato, ha voluto ricordare l’amico e collega: «Io avevo la polmonite e lui se l’è presa dopo di me. Sul set stava male ma voleva portare a termine il lavoro. Io non l’ho chiamato per fare carità ma per omaggiarlo. Faceva cinema vero, ora non so se il cinema esiste ancora». Un tributo che ha emozionato tutti i presenti, strappando un lungo applauso.
L’ex moglie Stefania Corona: «Ha sofferto molto»
Stefania Corona, ex moglie di Vitali, ha preso la parola con la voce rotta dalla commozione. Ha raccontato di quanto l’attore abbia sofferto per essere stato messo da parte da alcune persone del suo mondo. «Ha sofferto molto per esser stato emarginato – ha detto – ma era un uomo buono, sensibile. Questo dolore lo ha accompagnato fino alla fine».
Anche Mark Ruffalo lo ricorda durante una proiezione
Un omaggio è arrivato anche dall’attore americano Mark Ruffalo, che durante la presentazione del film “Amarcord” al Parco della Cervelletta, ha ricordato Alvaro Vitali: «Un pensiero e un omaggio ad un attore che è stato scoperto da Fellini. Alvaro è qui con noi. Addio, Alvaro».
La carriera di Alvaro Vitali: dagli esordi con Fellini al successo popolare
Scoperto da Federico Fellini, Vitali esordì nel 1969 nel film Satyricon. Lavorò poi in I clowns, Roma, Polvere di stellecon Alberto Sordi e Monica Vitti e nel capolavoro Amarcord. Negli anni ’70 e ’80 divenne uno dei volti simbolo della commedia sexy all’italiana, interpretando oltre 150 film. Durante gli anni successivi si è fatto notare anche in TV, partecipando a Striscia la Notizia e a reality come La Fattoria.
Negli ultimi tempi, era tornato a far parlare di sé per una lettera pubblica all’ex moglie, nella quale si diceva pronto a perdonare e a ricominciare. Una vita vissuta tra successo, fragilità e desiderio di essere ricordato per quello che era davvero: un grande attore popolare, capace di far ridere e commuovere.