Anastasia Trofimova

Villa Pamphili, è ufficiale, la svolta: la donna è Anastasia Trofimova, nata in Russia, aveva 28 anni

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Written by Irene Vitturri

19 Giugno 2025

📍 Luogo: Roma

Il 19 giugno 2025 è emerso un drammatico caso a Roma: il corpo senza vita di Anastasia Trofimova, 28 anni, è stato rinvenuto lo scorso 7 giugno all’interno di Villa Pamphili. Accanto a lei c’era la piccola figlia, Andromeda, nata a Malta lo scorso 14 giugno 2024. L’identificazione della madre è arrivata grazie alla collaborazione tra autorità italiane, FBI e Malta giornaletrentino.it.

Chi era Anastasia Trofimova

Originaria di Omsk, in Siberia, Anastasia si era trasferita a Malta nel settembre 2023, utilizzando documenti dove risultava registrata sempre con questo nome. Dopo la nascita di Andromeda, avvenuta nel giugno 2024, era in attesa della registrazione della figlia presso l’ambasciata USA di Malta. La comparazione delle impronte digitali dal passaporto ha consentito di confermare la sua identità.

Ritrovamento a Villa Pamphili e indagini in corso

Il ritrovamento è avvenuto in una zona isolata del parco romano. Sulle circostanze della morte non sono stati resi noti dettagli ufficiali: non è chiaro da quanto tempo Anastasia fosse nel luogo né quali siano state le cause del decesso. Gli investigatori stanno analizzando eventuali segni esterni o documenti ritrovati, oltre a testimonianze e immagini di videosorveglianza nei dintorni.

La piccola Andromeda affidata alle autorità

Accanto al corpo della madre era presente la figlia di 14 mesi, Andromeda, che è stata immediatamente messa sotto protezione dalle autorità italiane. Al momento è assistita da servizi sociali e psicologi specialisti, mentre si indaga per stabilire la sua tutela definitiva e la sua assistenza a lungo termine.

Sfide sull’identificazione e cooperazione internazionale

L’identificazione di Anastasia ha richiesto una complessa attività di cooperazione internazionale: dalle autorità maltesi all’FBI. È stata confrontata la registrazione al consolato di Malta e le impronte digitali con il passaporto. Questi riscontri hanno permesso di ufficializzare la sua identità e avviare tutte le procedure legali per l’autopsia e per stabilire le cause della morte.

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