📍 Luogo: Rivalta di Torino
Assunta Carbone, per tutti Susy, aveva 54 anni ed era una donna solare, laboriosa, profondamente legata alla sua famiglia. È stata trovata senza vita nella sua abitazione di Rivalta, nel Torinese, al secondo piano di una palazzina in una tranquilla zona residenziale. Secondo le indagini, a ucciderla sarebbe stato il suo compagno, Alessandro Raneri, 55 anni, che si è poi tolto la vita gettandosi nel Lago Grande di Avigliana.
Il lavoro da ambulante e la passione per la pasta fresca
Susy era conosciuta da molti nel territorio per la sua attività da ambulante nei mercati rionali, dove gestiva una bancarella di pasta fresca. Lavorava con costanza, sempre col sorriso, portando avanti il suo piccolo commercio con impegno e passione. Chi la frequentava la descrive come una donna gentile, semplice, disponibile, sempre pronta a scambiare una parola e un sorriso con i clienti abituali.
Una relazione di sette anni e le foto delle gite insieme
La relazione con Alessandro Raneri durava da circa sette anni, e da cinque convivevano nella casa dove è avvenuto l’omicidio. Entrambi avevano figli avuti da precedenti relazioni: Susy era madre di un ragazzo di 27 anni, mentre Alessandro aveva una figlia adolescente. Nessuno dei due figli viveva con loro, ma sui social apparivano spesso immagini della coppia in momenti di spensieratezza: abbracciati durante gite, sorridenti, apparentemente uniti.
L’ipotesi degli inquirenti: un litigio degenerato
Secondo le prime indagini condotte dai Carabinieri e coordinate dalla magistrata Elisa Pazè della Procura di Torino, la tragedia si sarebbe consumata in seguito a una lite scoppiata nella mattinata. Non sono ancora noti i motivi scatenanti. L’ipotesi è che Raneri abbia colpito Susy con un’arma da taglio, probabilmente trovata in casa, infliggendole ferite mortali su più parti del corpo. L’arma del delitto non è stata ancora ritrovata, ma le ricerche sono in corso.
Assunta Carbone – La donna che non ti aspetti: il ricordo commosso di chi la conosceva
A ricordarla, tra le lacrime, è Rosa, un’amica di lunga data: «Era sempre solare, affettuosa, mai una parola fuori posto. Nessuno avrebbe mai immaginato una fine così per lei. Lui era stato in cura per depressione, ma sembrava stesse meglio».
Parole che sottolineano la drammaticità e l’incomprensibilità di quanto accaduto. Una donna che non aveva mai dato segnali di disagio o paura. Una vita normale, spezzata in modo brutale.