Bergamo, ragazzina morta a 14 anni, l'ultimo sms allo zio

Bergamo, ragazzina morta a 14 anni, l’ultimo sms allo zio: «Non mi troverete mai più»

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Written by Irene Vitturri

27 Giugno 2025

📍 Luogo: Bergamo

Aveva soltanto 14 anni, un’età in cui tutto dovrebbe ancora iniziare. Invece, giovedì sera, 26 giugno, il corpo della ragazza è stato ritrovato senza vita nei pressi di un capannone abbandonato dell’ex fabbrica Reggiani, a Bergamo, in una zona industriale dismessa da anni. A notarlo per primi sono stati i familiari, allarmati da un messaggio agghiacciante inviato allo zio poche ore prima della tragedia: «Non mi troverete mai più: vi voglio bene».

La ricostruzione: il messaggio, la sparizione e il ritrovamento

La ragazza non si era presentata a scuola per sostenere l’esame di terza media. Da mercoledì sera, la nonna, con cui viveva in un paese dell’hinterland bergamasco, e lo zio, non avevano più sue notizie. Subito sono scattate le ricerche, supportate da appelli social condivisi da amici e conoscenti. Il drammatico epilogo è arrivato alle 20.30 di giovedì, quando il corpo della ragazza è stato rinvenuto ai piedi di un capannone, in un’area dove spesso si recava.

A lanciare l’allarme sono stati lo zio e un cugino, che, preoccupati per l’ultimo messaggio ricevuto, hanno deciso di controllare nell’area abbandonata. Purtroppo, hanno trovato la nipote già priva di vita. Gli effetti personali della giovane – tra cui il cellulare, una borsetta e alcune collanine – sono stati trovati sul tetto dello stabile, lasciando pensare che si sia gettata volontariamente nel vuoto.

Le indagini e le ipotesi al vaglio degli inquirenti

A indagare sull’accaduto è la Squadra Mobile della Questura di Bergamo, coordinata dal sostituto procuratore Raffaella Latorraca. L’ipotesi più accreditata al momento è quella del suicidio: la ragazza avrebbe raggiunto il tetto dell’edificio – un luogo che conosceva bene – e si sarebbe lasciata cadere. Ma gli inquirenti non escludono altre piste, e attendono gli esiti delle analisi tecniche e di ulteriori accertamenti per chiarire ogni dettaglio.

L’area dell’ex Reggiani è frequentata da sbandati, senzatetto e giovani che praticano parkour. La stessa ragazzina, secondo quanto riferito dai familiari, aveva già frequentato il luogo in passato.

Bergamo, una vita spezzata: la storia della giovane vittima

Originaria dell’Ucraina, la quattordicenne era arrivata in Italia tre anni fa, fuggendo dalla guerra e cercando una nuova vita. Viveva con la nonna, mentre i genitori erano rimasti nel Paese d’origine. Giovedì avrebbe dovuto affrontare una tappa importante: l’esame finale della terza media. Invece, qualcosa si è spezzato nel suo mondo.

Il dramma ha sconvolto l’intera comunità locale. Sul posto sono arrivati anche la sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, e l’assessore alla Sicurezza, Giacomo Angeloni, che però non hanno rilasciato dichiarazioni, limitandosi a constatare la gravità della situazione.

Dolore e silenzio a Bergamo per una tragedia che lascia interrogativi

Questa storia lascia aperte molte domande: cosa ha portato una ragazza così giovane a compiere un gesto tanto estremo? Quali dolori silenziosi portava dentro? In un contesto già difficile come quello di una giovane vita migrante, lontana dalla sua famiglia d’origine, il bisogno di ascolto, comprensione e supporto psicologico appare oggi più urgente che mai.

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