Masseria Adinolfi di Sant'Angelo in Formis

Omicidio in masseria a Capua, Alagie Sabally ucciso a 17 anni: fermato l’aiuto cuoco Pranto Hawlader

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Written by Irene Vitturri

17 Giugno 2025

📍 Luogo: Capua

Una lite scoppiata per futili motivi all’interno della cucina di una masseria si è trasformata in tragedia a Sant’Angelo in Formis, frazione del comune di Capua, in provincia di Caserta. Alagie Sabally, 17 anni, originario del Gambia, ucciso domenica pomeriggio con numerosi fendenti inferti con un oggetto da taglio, presumibilmente una forbice da cucina. Il principale sospettato è Pranto Hawlader, 21 anni, di origine bengalese, fermato dai carabinieri della Compagnia di Capua su disposizione della Procura di Santa Maria Capua Vetere.

Omicidio in masseria a Capua – Lite in cucina sfociata nel sangue: la ricostruzione dei carabinieri

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il 17enne e il 21enne si trovavano entrambi nella cucina della masseria Adinolfi, dove lavoravano come aiuto cuochi. Una discussione nata per errori durante il servizio ai fornelli è degenerata in una violenta colluttazione. Durante lo scontro, Hawlader avrebbe impugnato una forbice e colpito Alagie Sabally in diverse parti del corpo, infliggendogli la ferita mortale al petto.

L’aggressore, interrogato dai militari, ha affermato di non ricordare nulla e di essere svenuto dopo colpito alla gola dal 17enne. Tuttavia, gli investigatori ritengono che si tratti di un tentativo di difesa per giustificare il gesto. Le indagini sono ancora in corso per verificare l’esatta dinamica dell’accaduto. Il fermo è stato eseguito anche per il concreto pericolo di fuga del sospettato.

Il ruolo della comunità e il coinvolgimento della famiglia Adinolfi

Le indagini hanno svelato che entrambi i giovani avevano alle spalle un passato in comunità. Proprio attraverso la rete delle comunità, Pranto Hawlader aveva contattato la struttura dove risiedeva ancora Alagie Sabally, chiedendo la disponibilità di un aiuto per la giornata di lavoro. Così, domenica, il ragazzo si era recato presso la masseria per aiutare in cucina, ignaro del tragico destino che lo attendeva.

La famiglia Adinolfi, proprietaria della masseria e assistita dall’avvocato Mauro Iodice, ha diffuso una nota in cui spiega che l’episodio è avvenuto al termine di una discussione tra i due lavoratori. «L’aiuto cuoco avrebbe preso un oggetto della cucina e avrebbe colpito l’aiutante Sabally», si legge nella comunicazione, sottolineando lo sconcerto per quanto accaduto all’interno della struttura.

Indagini in corso e comunità sconvolta

Le forze dell’ordine stanno ora esaminando l’arma del delitto, una forbice da cucina rinvenuta senza impronte, e proseguono con gli interrogatori. Gli inquirenti sono al lavoro anche per stabilire eventuali responsabilità organizzative e ricostruire il quadro completo della giornata che ha portato alla morte di Alagie Sabally.

La comunità locale è sconvolta da quanto accaduto. Un ragazzo giovanissimo, arrivato in Italia in cerca di una vita migliore, è stato strappato alla vita in modo brutale. La tragedia apre nuovamente un drammatico dibattito sulla gestione del lavoro giovanile, sulle condizioni degli stranieri impiegati nei settori stagionali e sulle dinamiche all’interno di strutture come le comunità per minori stranieri non accompagnati.

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