Omicidio Garlasco, Vittorio Feltri difende Alberto Stasi

Caso Garlasco, Vittorio Feltri difende ancora Alberto Stasi: «Condannato un innocente, su Sempio non hanno nulla»

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Written by Irene Vitturri

7 Luglio 2025

📍 Luogo: Garlasco

Sono trascorsi ormai 18 anni dal delitto di Garlasco, ma il caso di Chiara Poggi, la giovane uccisa nell’agosto 2007 nella villetta di famiglia, continua a far discutere. Nella puntata di lunedì 7 luglio 2025 del programma Filorosso su Rai3, condotto da Manuela Moreno, è intervenuto Vittorio Feltri, giornalista e consigliere regionale lombardo, che da anni si dichiara innocentista nei confronti di Alberto Stasi, ex fidanzato della vittima, condannato in via definitiva per omicidio.

Feltri ha ribadito con decisione: «Il caso continua a interessare le persone perché è stato condannato un innocente. È evidente che ora c’è una caccia al vero assassino, ma temo sarà molto difficile che abbia successo». Il giornalista ha ricordato il percorso giudiziario di Stasi, assolto in primo e secondo grado per assenza di prove, per poi essere condannato dopo il terzo processo: «In nessun Paese civile del mondo succede questo».

Nessuna nuova prova, secondo Feltri

L’intervento di Feltri si è concentrato anche sull’attuale stato delle indagini e sull’ipotesi legata ad Andrea Sempio, il giovane il cui nome era emerso anni dopo in seguito al ritrovamento di una impronta compatibile con la sua pianta del piede vicino al corpo della ragazza. Tuttavia, come sottolineato dagli esperti della difesa, quella traccia sarebbe composta da sudore e non da sangue, e non rappresenterebbe una prova concreta.

«Anche su Sempio non è saltato fuori nulla – ha aggiunto Feltri – Hanno fatto un’indagine senza avere nulla in mano, e continuano a portarla avanti nello stesso modo. Siccome il condannato c’è già, non succede niente». Un’amara constatazione che rimette al centro del dibattito l’efficacia del sistema giudiziario italiano.

Il processo e il ruolo della magistratura

Feltri ha criticato apertamente anche la gestione del processo da parte della magistratura, sottolineando come, a suo avviso, sia stato un errore fondamentale ignorare le due assoluzioni iniziali: «Hanno costretto Stasi a un terzo processo. Questo è stato l’errore degli errori». Il giornalista ha poi toccato un punto più ampio e controverso: «In Italia, se un cittadino commette un errore, paga di tasca propria. Pensiamo ai medici. I magistrati invece non pagano mai. Paga sempre lo Stato. Vi sembra giusto? Vi sembra equo?».

Una vicenda ancora aperta nella memoria collettiva

Il caso Garlasco resta, ancora oggi, uno dei delitti più controversi e dibattuti della cronaca italiana. Nonostante la condanna definitiva, una parte dell’opinione pubblica e diversi osservatori continuano a dubitare della colpevolezza di Alberto Stasi, chiedendo che si faccia piena luce su tutti i possibili scenari. Le parole di Feltri riaccendono il dibattito e pongono nuovi interrogativi su verità processuali e giustizia sostanziale.

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