📍 Luogo: Pomezia
Una nuova tragedia sul lavoro ha colpito il territorio di Pomezia, alle porte di Roma. Intorno alle 12:30 di giovedì 16 maggio 2025, Mario Serafinelli, titolare di una carrozzeria e noto artigiano della zona, ha perso la vita dopo essere precipitato da una tettoia a un’altezza di circa sei metri. L’uomo, 64 anni, era salito sul tetto della struttura per effettuare alcune verifiche sulla copertura, ma la tettoia avrebbe improvvisamente ceduto sotto il suo peso, facendolo cadere nel vuoto.
Inutili i soccorsi: Mario Serafinelli è morto durante le prime cure
A dare l’allarme sono stati alcuni colleghi e lavoratori presenti nella zona che hanno assistito, impotenti, alla scena. Immediato l’arrivo dei sanitari del 118, che hanno trovato l’uomo in stato di incoscienza. Nonostante i rapidi tentativi di rianimazione, le condizioni erano già gravissime e Mario Serafinelli è spirato durante le prime manovre di soccorso.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione di Pomezia e il personale dell’ASL territoriale, per avviare le indagini volte a ricostruire la dinamica esatta dell’incidente e verificare eventuali responsabilità.
Cordoglio dei sindacati: “Il lavoro non può essere causa di morte”
La notizia ha rapidamente scosso l’intera comunità locale, dove Serafinelli era stimato non solo come professionista ma anche per il suo impegno e la sua disponibilità. A commentare il tragico evento sono intervenute la Cgil di Roma e del Lazio, la Cgil di Roma sud Pomezia Castelli, la Fiom Cgil Roma e Lazio e la Fiom Cgil Roma sud Pomezia Castelli, che hanno espresso “il più sentito cordoglio alla famiglia, ai colleghi e alla comunità colpita da questa tragedia”.
In una nota congiunta, i sindacati hanno dichiarato:
“Nessuno deve uscire di casa per lavorare e non fare più ritorno. Ogni morte sul lavoro è una ferita che riguarda l’intero Paese. È urgente rafforzare la cultura della sicurezza sul lavoro, potenziare i controlli, e garantire una formazione obbligatoria e accessibile per tutti, senza eccezioni”.
Il problema della sicurezza nelle piccole imprese
L’incidente di Pomezia accende ancora una volta i riflettori sul problema della sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto nelle piccole realtà produttive che costituiscono l’ossatura del tessuto economico italiano. Le statistiche mostrano come proprio in queste aziende si verifichino il maggior numero di infortuni mortali, spesso a causa della mancanza di misure di prevenzione adeguate o di formazione specifica.
“Solo attraverso un impegno condiviso e coerente – concludono le sigle sindacali – potremo fare in modo che il lavoro torni a essere fonte di dignità e non di dolore”.