📍 Luogo: Piacenza
Una scena scioccante ha scosso l’ospedale di Piacenza nelle prime ore di oggi, giovedì 19 giugno 2025. Intorno all’alba, una addetta alle pulizie ha trovato un feto abbandonato all’interno di un cestino dei rifiuti, situato nel bagno del pronto soccorso. La donna, visibilmente sconvolta dalla scoperta, ha immediatamente lanciato l’allarme, chiamando il personale sanitario e le forze dell’ordine.
Il feto era dentro un sacchetto con stracci insanguinati: l’orrore all’ospedale di Piacenza
Secondo quanto riferito dai primi soccorritori, il feto si trovava all’interno di un sacchetto, accompagnato da stracci sporchi di sangue, lasciati nel contenitore dei rifiuti. Il ritrovamento è avvenuto durante il regolare turno di pulizia, mentre la donna stava svolgendo le consuete attività di igiene dei locali.
I medici, giunti subito sul posto, hanno constatato che si trattava di un feto quasi a termine, probabilmente partorito da poche ore. Non è chiaro al momento se si trattasse di un parto avvenuto spontaneamente all’interno della struttura o se il feto fosse stato portato dall’esterno e poi abbandonato nei bagni del pronto soccorso.
Indagini in corso e rilievi dei Carabinieri
La Procura ha immediatamente aperto un’inchiesta. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri del Nucleo Investigativo, che hanno avviato i rilievi scientifici e stanno acquisendo le immagini delle telecamere di sorveglianza interne ed esterne all’ospedale per ricostruire i movimenti avvenuti durante la notte.
L’ipotesi più probabile, al momento, è che il feto sia stato abbandonato tra la notte e l’alba, approfittando della relativa calma nelle ore notturne per passare inosservati. I militari stanno anche ascoltando testimoni e personale sanitario che ha prestato servizio nelle ore precedenti al ritrovamento.
Una vicenda che scuote l’intera comunità di Piacenza
L’intera comunità di Piacenza è sotto shock per quanto accaduto. Si tratta di un evento tragico e inquietante, che pone drammaticamente l’accento su temi delicatissimi come l’abbandono neonatale, l’emergenza psicologica e il disagio sociale. Le autorità stanno lavorando per identificare la persona responsabile del gesto e per comprendere se ci siano state condizioni di vulnerabilità o difficoltà alla base di un gesto così estremo.
Nei prossimi giorni si attendono i risultati degli esami autoptici sul feto per determinare con precisione l’epoca gestazionale, le cause della morte e altri dettagli utili all’inchiesta.