Mancano pochi giorni alla scadenza del 30 giugno 2025, termine entro il quale le famiglie che percepiscono l’Assegno unico Inps possono aggiornare l’Isee per ottenere un calcolo più vantaggioso del contributo e recuperare eventuali arretrati non percepiti da marzo. Si tratta di un adempimento fondamentale per beneficiare della misura nella forma più completa possibile, con importi adeguati alla reale situazione economica del nucleo familiare.
L’annualità dell’Assegno unico Inps: quando inizia e quando termina
L’Assegno unico e universale ha un’annualità che va dal 1° marzo al 28 febbraio dell’anno successivo. Per accedere al contributo occorre presentare domanda all’Inps o tramite patronato, allegando preferibilmente una Dichiarazione sostitutiva unica (DSU) con Isee in corso di validità. È importante sapere che il sussidio spetta comunque anche in assenza di Isee, ma in tal caso viene erogato solo l’importo minimo previsto, pari a 57 euro per figlio.
Isee aggiornato entro il 30 giugno: cosa cambia per gli arretrati dell’Assegno unico
Se la domanda è stata inviata senza Isee valido entro il 28 febbraio 2025, è ancora possibile recuperare gli arretratirelativi ai mesi da marzo a giugno. Per farlo, è necessario presentare o aggiornare l’Isee entro il 30 giugno. In questo modo, l’Inps potrà ricalcolare l’importo effettivo dell’Assegno unico e corrispondere eventuali importi aggiuntivi spettanti.
Cos’è l’Isee e perché è importante per l’Assegno unico
L’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è lo strumento attraverso cui si valuta la condizione economica del nucleo familiare. Si ottiene mediante la compilazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), un documento che include dati anagrafici, reddituali e patrimoniali, molti dei quali già precompilati da Inps e Agenzia delle Entrate.
Come compilare la DSU per ottenere l’Isee aggiornato
La DSU precompilata può essere acquisita tramite il Portale unico Isee dell’Inps. Serve l’autorizzazione di tutti i componenti maggiorenni del nucleo familiare, da effettuare con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS. In alternativa, chi compila la dichiarazione può fornire elementi di riscontro manuali sui redditi e sul patrimonio mobiliare.
La DSU deve contenere:
- Composizione del nucleo familiare alla data di presentazione
- Redditi riferiti al secondo anno precedente
- Patrimonio al 31 dicembre del secondo anno precedente
Perché l’Assegno unico è definito unico e universale
L’Assegno unico è “unico” perché unifica e semplifica tutti i precedenti contributi familiari, ed è “universale” perché spetta a tutte le famiglie con figli, anche con Isee elevato o senza Isee, in misura minima.
A chi spetta l’Assegno unico Inps
Il beneficio spetta:
- Per ogni figlio minorenne a carico, incluso dal settimo mese di gravidanza
- Per figli maggiorenni fino a 21 anni, se studenti, tirocinanti, disoccupati registrati o con reddito inferiore a 8.000 euro
- Senza limiti di età per figli disabili
Cosa succede se non si aggiorna l’Isee entro il 30 giugno
Chi non presenta un Isee aggiornato riceverà solo l’importo minimo previsto dall’Assegno unico, senza recupero delle eventuali maggiorazioni spettanti nei mesi precedenti. Ecco perché è fondamentale muoversi subito, anche rivolgendosi a un Caf o patronato.