Nel panorama delle agevolazioni fiscali, il bonus ristrutturazioni 2025 si conferma uno degli strumenti più vantaggiosi per chi decide di investire nel miglioramento del proprio immobile. Introdotto dalla nuova Legge di Bilancio, prevede una detrazione IRPEF del 50% delle spese sostenute, fino a un massimo di 96.000 euro per unità abitativa. Un incentivo potente, soprattutto in un momento in cui il mercato immobiliare premia le case efficienti e valorizzate.
Tuttavia, non tutti sanno come sfruttarlo al meglio. Le regole cambiano, i dettagli fanno la differenza, e le indicazioni dell’Agenzia delle Entrate diventano decisive per non commettere errori che potrebbero costare caro.
Detrazione al 50% anche senza residenza immediata: cosa dice l’Agenzia delle Entrate
Una delle principali novità del bonus ristrutturazioni 2025 riguarda il requisito della residenza. In passato, trasferirla subito era fondamentale per accedere alla detrazione massima. Ora, invece, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che chi acquista un immobile da ristrutturare può trasferire la residenza anche dopo i lavori, purché lo faccia entro il 2 novembre 2026, termine per la dichiarazione dei redditi.
Una modifica importante che rende più flessibile l’accesso all’agevolazione e consente di pianificare gli interventi con maggiore serenità. Da sottolineare che il beneficio si estende anche alle pertinenze dell’immobile (garage, cantine, soffitte), rendendo l’agevolazione ancora più interessante per chi intende valorizzare un intero complesso residenziale.
Bonus ristrutturazioni 2025: chi ha diritto davvero alla detrazione del 50%
Nonostante l’agevolazione sia ampia, non tutti possono beneficiarne nella misura massima. La norma è chiara: hanno diritto alla detrazione del 50% solo i titolari di un diritto reale sull’immobile. Rientrano in questa categoria:
- Proprietari (anche nudi proprietari)
- Usufruttuari
- Titolari del diritto d’uso o di abitazione
Chi invece vive nell’immobile ma non possiede alcun diritto reale – come conviventi, figli o parenti che partecipano alle spese – non può accedere alla detrazione piena. In questi casi l’agevolazione scende al 36%, con evidenti svantaggi economici. Stessa regola per affittuari e comodatari: senza titolarità formale, si perde la quota del 50%.
Le regole da seguire per non perdere il bonus ristrutturazioni 2025
Per accedere senza problemi al bonus ristrutturazioni 2025, è fondamentale pianificare ogni fase dell’intervento con precisione. Ecco le quattro regole d’oro:
- Avere un diritto reale sull’immobile prima dell’inizio dei lavori;
- Trasferire la residenza entro il 2 novembre 2026, in caso di prima casa;
- Sostenere le spese solo se si è titolari del diritto reale;
- Includere le pertinenze nel progetto, per ottenere il massimo vantaggio.
Attenzione anche alla corretta documentazione: fatture intestate, bonifici parlanti, asseverazioni tecniche e rispetto dei requisiti urbanistici sono elementi imprescindibili per non incorrere in sanzioni o revoche.
Un’occasione da non perdere per chi investe nella casa
Il bonus ristrutturazioni 2025 rappresenta una vera occasione per chi desidera riqualificare il proprio patrimonio immobiliare. Che si tratti della prima casa, di una seconda abitazione o di un immobile da mettere a reddito, conoscere e rispettare le regole può fare la differenza tra un intervento oneroso e un investimento strategico.
Oltre al risparmio immediato, l’agevolazione consente di aumentare il valore dell’immobile e migliorarne la classe energetica, aspetto sempre più decisivo nelle compravendite e nelle locazioni.