Tragedia al pronto soccorso: neonato morto per sindrome improvvisa del lattante, il dramma straziante a Castel Volturno

Un'automobile fende veloce il silenzio della notte, giungendo di corsa all'esterno del pronto soccorso di Pineta Grande a Castel Volturno. Da essa scendono un uomo e una donna agitati, portando tra le braccia il loro piccolo di appena quaranta giorni, in uno stato cianotico e in gravissime condizioni respiratorie.

Neonato morto a Castel Volturno, vani i soccorsi

Il neonato, il loro adorato figlio, ha smesso di respirare. I genitori, sconvolti e sotto shock, raccontano al personale medico della loro disperata corsa al pronto soccorso dopo aver notato che il bambino aveva evidenti difficoltà respiratorie a casa.

I medici del presidio ospedaliero di Pineta Grande hanno tentato con tutte le loro forze le tecniche di rianimazione. Tutto vano. È un duro colpo per i genitori, che hanno dovuto assistere impotenti alla tragica perdita del loro neonato.

Le prime indagini ipotizzano un possibile versamento di liquidi nei polmoni, forse latte, che potrebbe aver ostruito le vie aeree. Questo evento è spesso associato alla "sindrome improvvisa del lattante" o "morte in culla". Si tratta di una delle principali cause di morte nei neonati che, nonostante gli esami autoptici, ancora non ha una spiegazione scientifica chiara.

In Italia, questa sindrome ha un'incidenza di circa lo 0,5 per mille ed è la causa più comune di morte tra il primo mese e il primo anno di vita, con la maggior parte dei casi che si verificano nei primi sei mesi, raggiungendo il picco tra i due e i quattro mesi di età.

Nonostante la tragedia, la magistratura, avvisata del caso, ha deciso di non disporre l'autopsia, consentendo così ai genitori di celebrare i funerali. La comunità di Castel Volturno è profondamente addolorata per la perdita inspiegabile di questo neonato.

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