Il Real Bosco di Capodimonte, a Napoli, è un tesoro inestimabile di arte, storia e natura unico nel suo genere.
Un luogo d'arte, un museo, ma non solo, visto che tale luogo possiede un parco con ben 400 specie vegetali distribuite in differenti habitat.
Questi ultimi ospitano svariate specie di uccelli e piccoli mammiferi.
Un perfetto esempio di biodiversità al centro di una grande area metropolitana come quella di Napoli.
Per conoscere le sue origini storiche e la sua ricchissima complessità botanica, il Museo e Real Bosco di Capodimonte propone per sabato 29 maggio alle ore 10.00 una speciale visita guidata a due voci con la storica dell'arte Martina Tramontano e il botanico Salvatore Terrano.
La partecipazione all'evento è gratuita con prenotazione obbligatoria entro giovedì 27 maggio all'indirizzo: [email protected]
L'iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Associazione Amici di Capodimonte Ets e Euphorbia
Saranno loro a mettere a disposizione le loro risorse e competenze per un itinerario multidisciplinare che mette insieme storia, arte e botanica.
Il percorso comincerà sul Belvedere, la cui vista panoramica abbraccia la collina di San Martino e il golfo di Napoli fino a Punta Campanella e Capri.
Si proseguirà poi nelle aree antistanti la Reggia, con il cosiddetto Spianato, un tempo usato per pascolo e agricoltura e il Giardino anglo-cinese, primo a Napoli riservato al collezionismo di rarità botaniche, dove si trovano la Palazzina dei Principi e l’antica Stufa dei fiori.
Attraversando il Giardino si arriva all’Emiciclo di Porta di Mezzo.
Luogo in cui si possono ammirare le splendide statue che introducono la prospettiva sui sette viali del giardino tardo-barocco;
percorso delineato nel Settecento per assoggettare il Real Sito alle esigenze di caccia del re Carlo di Borbone.
Il Real bosco di Capodimonte e i suoi luoghi: itinerari da non perdere
Percorrendo il viale delle Porcellane, la visita prosegue nelle ampie praterie, tra gli alberi monumentali del giardino paesaggistico-pastorale ottocentesco voluto da Ferdinando II.
Qui, nel Settecento, erano situati la Real Fabbrica delle Porcellane e i giardini produttivi.
Si vedrà dunque ciò che era una vera comunità agricola di cui c’è traccia negli edifici del Bosco: la Chiesa di San Gennaro, il Cellaio, la Capraia e la Fagianeria.
Scoprire i segreti del parco di Capodimonte può sicuramente essere un fatto emozionante, soprattutto dopo questi periodi di estenuante chiusura.
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