L'autopsia sul corpo di Andrea Purgatori sarà eseguita mercoledì per approfondire le condizioni fisiche e determinare le cause che hanno portato alla morte del giornalista. Martedì verrà inoltre svolta una tomografia assiale computerizzata (TAC).

La Procura ha affidato l'incarico dell'esame autoptico all'istituto di medicina legale del Policlinico di Tor Vergata, con l'obiettivo di verificare la presenza di metastasi, la loro localizzazione e stadio, e possibili tracce di un'ischemia e il livello di gravità. Sarà inoltre chiarita l'esatta causa della morte, attualmente attribuita a una pericardite settica.

Le diverse diagnosi ricevute da Andrea Purgatori si sono susseguite in una vicenda che si è consumata in tre mesi. Dopo essersi recato in una clinica privata il 24 aprile per controlli a causa di uno stato di spossatezza, gli esami hanno mostrato parametri irregolari e una biopsia è stata effettuata.

Successivamente, la famiglia riceve una drammatica diagnosi da una struttura specializzata. Una forma tumorale diffusa in diverse parti del corpo, ai polmoni e al cervello, con uno dei medici finito nel registro degli indagati. Purgatori ha quindi subito una massiccia radioterapia in una terza clinica.

Le condizioni di Purgatori sono rimaste stabili fino a metà maggio, tanto che ha continuato a lavorare e a registrare una puntata del programma "Atlantide". Successivamente, il suo quadro clinico ha iniziato a peggiorare, nonostante gli esami mostrassero elementi incoraggianti.

A giugno, ha sottoposto a una TAC nella prima clinica visitata ad aprile. Il referto, come riportato dai familiari nella denuncia, ha mostrato una situazione inattesa: nessuna traccia di metastasi al cervello, solo segni di ischemie cerebrali, confermato anche da un'altra risonanza effettuata in un'altra struttura.

Andrea Purgatori, si cerca chiarezza per il suo decesso

Le condizioni dell'ex giornalista del "Corriere della Sera" hanno continuato a deteriorarsi e ha dovuto essere ricoverato in uno dei policlinici di Roma. Lì, ai familiari, è confermata la prima diagnosi, comunicata da uno dei firmatari del referto emesso a inizio maggio con la drammatica diagnosi iniziale. Pochi giorni dopo, Purgatori è deceduto.

Secondo quanto riportato dalla Repubblica, l'ipotesi che ha causato la morte del giornalista sarebbe stata un'infezione che ha colpito nel momento di maggiore debolezza. L'autopsia sarà quindi cruciale per fare chiarezza e sciogliere i dubbi riguardanti questa tragica vicenda.

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