Militare morto dopo il Vaccino, viene aperta un inchiesta sul caso. L'uomo è morto nella nottata di ieri dopo che nel pomeriggio si era sottoposto al vaccino.
Il militare
Un militare in servizio ad Augusta, Stefano Paternò, di 43 anni, originario di Corleone, ma residente a Misterbianco, è morto ieri notte nella sua abitazione dopo che nelle ore precedenti si era sottoposto al vaccino anti-Covid.
L’inchiesta sul militare morto
Sulla vicenda la procura di Siracusa ha aperto un’inchiesta per accertare le cause del decesso. “Non ci sono evidenze – dice il procuratore Sabrina Gambino – che il decesso sia legato alla somministrazione del vaccino, al momento non risulta alcuna correlazione. Avvieremo gli accertamenti sul caso e sarà l’autopsia a stabilire quali sono state le cause della morte”.
Intanto in Campania
Mentre tutti i comuni in Italia tentano disperatamente di poter iniziare la campagna di vaccinazione contro il Covid, a Cava de’ Tirreni circa 4mila over 80 rimarranno totalmente scoperti della prima dose fino a quando non saranno colmati i ritardi.
Le prime 2265 prenotazioni di vaccini
Intanto sulla Piattaforma Soresa arrivano in città le prime 2265 prenotazioni, a cui bisogna aggiungere le 1190 del personale scolastico.
Ma non ci sono date per queste richieste, perché non esistono i centri vaccinali né i frigoriferi adatti a conservare i vaccini, dunque neppure dosi sufficienti per tutta la popolazione.
Clima di forte allarme - Campania e vaccini
“C’è un clima di forte allarme in città per le notizie che stanno circolando e che anche noi stiamo apprendendo in queste ore sulla sconcertante lentezza delle operazioni di allestimento dei centri vaccinali – commenta Davide Trezza di Potere al Popolo – Il futuro così fa paura.
L’unica sede allestita al momento è quella a Santa Lucia, con solo 50 dosi al giorno.
Nella completa disarmonia delle operazioni il personale scolastico ha dovuto rispondere alla chiamata, erroneamente secondo gli elenchi inviati dalle singole scuole del territorio di Cava de’ Tirreni.
Ciò ha penalizzato fortemente i docenti con domicilio a Cava ma che svolgono il proprio ruolo fuori città o fuori regione.
Efficiente cabina di regia mancata
A monte di questo disastro ci sarebbe la mancata attivazione, nei tempi necessari, di una efficiente cabina di regia sul territorio metelliano.
La quale avrebbe dovuto mettere in rete Asl, Azienda Ospedaliera e amministrazione comunale e la tardiva richiesta dei frigoriferi specifici per i vaccini Pfizer da parte dell’azienda sanitaria locale.
Dai documenti consultati, le procedure per l’acquisto dei frigo sarebbero state presentate solo tra fine Febbraio e inizio Marzo facendo slittare di molto i tempi di consegna.
E chissà quanti giorni ancora ci vorranno per la reale partenza della campagna.
“Per noi non è normale che nel pieno di una crisi sanitaria le istituzioni preposte non attivino le procedure necessarie” conclude Davide Trezza:
Agli over 80
“Agli over 80 aventi diritto alla prima dose va subito data una risposta. Crediamo che la cittadinanza abbia il diritto di sapere quanti over 80 sono stati vaccinati nel Comune di Salerno. Perché i cavesi non sono stati chiamati dall’azienda ospedaliera Ruggi.
Ogni giorno che passa è un pericolo che non possiamo e non vogliamo più correre. Ora basta”.
Potere al popolo
Potere al Popolo chiede le dimissioni del Direttore del Distretto Sanitario 63 Pio Vecchione e del Direttore Generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “Ruggi d’Aragona” per lo stato di totale abbandono in cui vive la città.
La politica locale
Non meno colpevole la politica locale. Chiediamo allo stesso modo le dimissioni del Sindaco Vincenzo Servalli e dell’Assessore alle Politiche per la Tutela della Salute Armando Lamberti.
Per non aver vigilato né predisposto a loro volta i servizi e la pianificazione necessaria a gestire l’emergenza.(cronachedellacampania). Leggi anche
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