📍 Luogo: Canada
Il vertice del G7 è ufficialmente iniziato a Kananaskis, tra le Montagne Rocciose del Canada, e si annuncia tra i più complessi degli ultimi anni. Il conflitto tra Israele e Iran domina l’agenda, assieme alla guerra in Ucraina e alla questione dei dazi tra Stati Uniti e Unione Europea. Le posizioni dei leader mondiali sono distanti, e la presenza dell’ex presidente americano Donald Trump — che ha già fatto sapere di non voler firmare la bozza congiunta per la de-escalation tra Iran e Israele — aggiunge tensione al summit.
G7, Trump: “Un errore cacciare la Russia dal G8”. E propone Putin come mediatore
Durante un bilaterale con il premier canadese Carney, Trump ha dichiarato che l’espulsione della Russia dal G8 è stato un errore. “Obama e Trudeau non volevano la Russia, ma io dissi che era una scelta sbagliata. Se fossi stato presidente quattro anni fa, non ci sarebbe nessuna guerra oggi”, ha detto Trump. A sorpresa, ha suggerito anche il presidente russo Vladimir Putin come possibile mediatore tra Israele e Iran.
Meloni al lavoro per la pace a Gaza: “Serve un’iniziativa comune”
La premier Giorgia Meloni è tra i principali protagonisti del vertice. Ha avuto già colloqui informali con Macron, Merz, Starmer e Carney, per coordinare una linea europea comune sul conflitto mediorientale. L’obiettivo, secondo fonti italiane, è portare i partner ad accettare un’iniziativa concreta per un cessate il fuoco a Gaza, ritenuto dalla Meloni “fondamentale per allentare la pressione sulla Striscia”. Il tema è stato discusso anche in una telefonata con Netanyahu prima della partenza per il Canada.
G7, Ucraina: Trump vedrà Zelensky, ma dice “niente nuovi aiuti”
Tra gli incontri più attesi c’è quello tra Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Il leader di Kiev ha dichiarato che non si parlerà di nuovi aiuti militari, ma di un pacchetto di difesa che l’Ucraina sarebbe pronta ad acquistare direttamente. Intanto, anche il presidente brasiliano Lula ha riservato spazio per un bilaterale con Zelensky.
L’Unione Europea tenta di evitare lo scontro sui dazi
Sul fronte economico, resta il nodo dei dazi USA verso l’Europa. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha riferito di un’ottima telefonata con Trump e si sta preparando al bilaterale. Bruxelles è pronta ad accettare un dazio fisso del 10% per evitare sanzioni più dure su automobili, farmaci ed elettronica.
G7 spaccato su Iran e Israele, ma il comunicato congiunto è pronto
Reuters ha anticipato l’esistenza di una bozza di dichiarazione congiunta del G7 che riconosce il diritto di Israele a difendersi e chiede una de-escalation del conflitto con l’Iran. Il documento include anche l’impegno a tutelare la stabilità dei mercati internazionali. Trump però potrebbe non firmarla, alimentando nuove divisioni.