Terzo mandato governatori: la Lega presenta un emendamento per consentire ai presidenti di Regione di candidarsi di nuovo. Frizioni nella maggioranza
La Lega presenta un emendamento per il terzo mandato ai governatori, riaccendendo il dibattito all’interno della maggioranza. A dichiararlo è stato il senatore Paolo Tosato, al termine dei lavori della commissione Affari costituzionali del Senato. “Devono decidere i cittadini, non solo i partiti”, ha affermato, rilanciando una battaglia che rischia di dividere il centrodestra.
La proposta della Lega: “Contano i cittadini, non solo le logiche di partito”
Secondo Tosato, la decisione di consentire un terzo mandato ai governatori dovrebbe spettare agli elettori, non ai vertici dei partiti. “Ci sono presidenti di Regione che dopo due mandati godono ancora di largo consenso. I cittadini si chiedono perché non possano votare la persona in cui si riconoscono”, ha spiegato.
Emendamento sul terzo mandato governatori: i dettagli
L’emendamento è stato ufficialmente depositato dalla Lega, pur sapendo che le possibilità di approvazione sono ridotte. L’obiettivo dichiarato è comunque quello di portare il dibattito in Aula e “fare chiarezza” tra le diverse posizioni esistenti all’interno del centrodestra.
Le divisioni nella maggioranza: Tajani contrario, FdI più aperta
Il senatore leghista ha chiarito che Forza Italia è nettamente contraria, come dichiarato da Antonio Tajani, nonostante i tentativi di mediazione avvenuti negli ultimi giorni. “Abbiamo avuto la sensazione di un’apertura da parte di Fratelli d’Italia, più che dal governo stesso”, ha aggiunto Tosato.
La posizione del governo sarà decisiva
Tosato ha spiegato che la Lega non vuole mettere a rischio la maggioranza. Se il governo darà parere di neutralità, l’emendamento sarà messo al voto senza creare fratture. “Diverso sarebbe il caso di un parere negativo. In quel caso faremo una riflessione se ritirarlo”, ha precisato.
Un test politico per il centrodestra
Il voto in Commissione sul terzo mandato sarà anche un test politico per verificare i reali equilibri nella maggioranza. “Ci sono posizioni nette e altre più sfumate. Vogliamo vedere in modo chiaro e inequivocabile come si esprimeranno i gruppi parlamentari”, ha concluso Tosato.
Una battaglia simbolica per la Lega
La Lega, che da tempo insiste sulla libertà di scelta degli elettori, considera questa battaglia simbolica: non solo per rafforzare il proprio posizionamento autonomista, ma anche per misurare il consenso interno alla coalizione su un tema divisivo.