Stefano Addeo, il professore di tedesco campano finito al centro di una bufera mediatica per aver pubblicato un post offensivo nei confronti della figlia della presidente del Consiglio, ha annunciato che incontrerà Giorgia Meloni. A distanza di settimane dal caso, è stato lo stesso docente a rendere pubblica la notizia: la premier ha letto la sua lettera e ha risposto con disponibilità a un incontro, che avverrà in forma privata.
Il post sulla figlia della premier Meloni e la sospensione dal lavoro
Il caso è esploso agli inizi di giugno, quando Addeo, insegnante 65enne di Cicciano (Napoli), ha pubblicato un post in cui augurava alla figlia della premier “la sorte della ragazza di Afragola”, un chiaro riferimento a Martina Carbonaro, la quattordicenne uccisa dall’ex fidanzato. Una frase grave e inaccettabile che ha scatenato la condanna dell’opinione pubblica e della politica. Lo stesso presidente del Consiglio aveva definito quel post l’emblema del clima d’odio che la circonda.
Le scuse pubbliche e il gesto estremo
Travolto dalle polemiche, Addeo si è scusato pubblicamente, riconoscendo la gravità delle parole usate. In un secondo momento, ha tentato il suicidio, segno del profondo turbamento vissuto in seguito alla vicenda. Dopo essersi ripreso, ha preso carta e penna e ha scritto direttamente alla premier, chiedendo la possibilità di incontrarla per poterle dire “ho sbagliato”, guardandola negli occhi. Una richiesta che sembrava destinata a rimanere senza risposta, ma che invece ha ricevuto attenzione istituzionale.
La risposta di Meloni: “Un gesto di umanità che non dimenticherò”
La risposta è arrivata via mail da Palazzo Chigi, con la conferma della disponibilità della presidente del Consiglio ad accettare l’incontro. “Mi hanno chiesto un recapito per essere ricontattato. È stato un momento molto forte”, ha dichiarato Addeo. “Non dimenticherò mai questo gesto. La presidente avrebbe potuto ignorarmi, ma ha scelto di rispondere. La ringrazio con tutto il cuore”.
Un’occasione di confronto e riflessione
Al momento non è stata ancora fissata una data ufficiale per l’incontro, che si terrà quasi certamente in forma riservata. “Non so cosa mi dirà, ma io voglio solo guardarla negli occhi e chiederle scusa – ha concluso Addeo –. Vorrei che questo errore diventasse un’occasione di riflessione per tutti, soprattutto per chi lavora nel mondo dell’istruzione”.