Il bonus ristrutturazione 2025 cambia: detrazione del 50% solo per la prima casa, nuove soglie di spesa e tagli in arrivo fino al 2028
La nuova Legge di Bilancio 2025 ha introdotto modifiche importanti al bonus ristrutturazione, in vigore fino al 2028. Tra le principali novità ci sono una netta distinzione tra prima e seconda casa, aliquote ridotte, nuove soglie di spesa e una maggiore flessibilità per chi cambia residenza. Vediamo nel dettaglio cosa prevede il nuovo bonus ristrutturazione 2025.
Ristrutturazioni: detrazione al 50% solo per la prima casa
Dal 2025 la detrazione fiscale del 50% sarà riservata esclusivamente alle ristrutturazioni effettuate su immobili destinati a prima casa. La misura, valida fino al 31 dicembre 2025, consente di recuperare la metà delle spese sostenute attraverso la dichiarazione dei redditi.
Seconde case: detrazione ridotta al 36%
Per chi ristruttura immobili che non saranno abitazione principale, la detrazione si ferma al 36%. Questo taglio segna un primo importante passo nella differenziazione tra interventi abitativi stabili e investimenti su immobili secondari.
2026 e 2027: parte la riduzione graduale delle aliquote
Dal 2026 si entrerà in una fase transitoria: la detrazione scenderà al 36% per la prima casa e al 30% per tutti gli altri immobili. Saranno gli ultimi anni per usufruire di agevolazioni superiori al 30%.
2028: detrazione uguale per tutti al 30%
Dal 1° gennaio 2028 entrerà in vigore il nuovo regime definitivo: detrazione unica al 30% per tutte le tipologie di immobili. Una semplificazione che però penalizza economicamente i contribuenti rispetto alle percentuali attuali.
Limiti di spesa: da 96.000 a 48.000 euro
Fino al 2027, la soglia massima di spesa detraibile rimane a 96.000 euro. Dal 2028 sarà dimezzata a 48.000 euro, riducendo quindi anche il risparmio fiscale ottenibile, che passerà da 48.000 a un massimo di 14.400 euro.
Detrazione del 50% anche se la casa non è ancora prima abitazione
Secondo quanto chiarito dall’Agenzia delle Entrate, si potrà ottenere il bonus al 50% anche se la casa non è ancora la residenza principale al momento dell’inizio lavori, purché lo diventi entro la conclusione degli interventi.
Perché conviene anticipare i lavori entro il 2025
Anticipare i lavori entro il 2025 consente di sfruttare ancora l’aliquota massima al 50% e il tetto di 96.000 euro. Una scelta strategica soprattutto per chi affronta ristrutturazioni impegnative, con spese elevate o interventi strutturali.
Cosa succede se si cambia idea durante i lavori
In caso di modifica della destinazione d’uso durante i lavori, l’Agenzia delle Entrate potrebbe ricalcolare la detrazione. È dunque consigliato formalizzare il cambio di residenza entro il termine dei lavori per non perdere i benefici.