Luciano Frattolin arrestato per omicidio della figlia Melina: avrebbe ucciso la bambina per non restituirla alla madre
Un viaggio negli Stati Uniti che doveva essere una breve vacanza si è trasformato in un dramma atroce. Luciano Frattolin, imprenditore 45enne canadese di origini italiane, è stato arrestato con l’accusa di omicidio di secondo grado per la morte della figlia Melina, di soli 9 anni. L’uomo aveva inizialmente denunciato un rapimento, ma la verità emersa nelle ultime ore è devastante.
Il finto rapimento e la denuncia
La scomparsa di Melina era stata segnalata da Frattolin stesso, che aveva raccontato alla polizia di New York un presunto rapimento lungo la via del ritorno verso il Canada. Due versioni diverse fornite dall’uomo — una su un furgone bianco, l’altra su un rapimento da parte di sconosciuti — hanno subito fatto scattare i sospetti degli inquirenti.
Il ritrovamento del corpo e l’arresto
Il corpo della bambina è stato rinvenuto in uno stagno a Ticonderoga, circa 400 chilometri da New York, nel pomeriggio di domenica 20 luglio. Lunedì 21, dopo aver ricostruito gli ultimi spostamenti della coppia padre-figlia, la polizia ha arrestato Frattolin per omicidio e occultamento di cadavere.
Le ultime ore di Melina
L’ultima volta che Melina è stata vista in vita è alle 17:30 del 19 luglio, in compagnia del padre a Saratoga Springs. Un’ora dopo aveva parlato con la madre al telefono. Poco dopo, secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’uomo avrebbe ucciso la figlia e abbandonato il suo corpo in una zona isolata.
Il movente: la custodia contesa
Secondo le prime ipotesi, Luciano Frattolin avrebbe ucciso Melina per evitare di restituirla alla madre, da cui era separato dal 2019. La donna aveva ottenuto l’affidamento esclusivo. Il rientro in Canada era previsto per il 20 luglio, giorno in cui Melina sarebbe tornata con la mamma a Montréal.
Chi è Luciano Frattolin
Frattolin è fondatore di “Gambella”, un marchio di caffè biologico. Nato in Etiopia da madre etiope e padre milanese, è cresciuto in Canada. Nonostante la gravità delle accuse, durante l’udienza di convalida dell’arresto si è dichiarato non colpevole.
L’autopsia e le indagini
La causa ufficiale del decesso non è ancora nota: sarà l’autopsia a fornire risposte decisive. Intanto le autorità stanno analizzando le incongruenze nelle dichiarazioni del padre e gli ultimi movimenti della bambina per ricostruire l’intera dinamica della tragedia.
Parole che spezzano il cuore
«È un’indagine straziante», ha dichiarato il capitano della polizia statale di New York, Robert McConnell, durante la conferenza stampa. La morte della piccola Melina scuote non solo due Paesi, ma l’intera opinione pubblica.