Nella zona rossa il coronavirus ha iniziato a colpire anche tra i più piccoli.

Una bimba di 4 anni di Castiglione d’Adda - assieme a Codogno «focolaio» del virus in Lombardia - è risultata positiva al tampone. A quanto sembra il contagio potrebbe essere avvenuto nell’ospedale di Codogno, nei giorni del ricovero del 38enne «paziente 1». In ogni caso la bimba, che ha contratto una lieve forma di influenza, sta bene ed è confinata nella sua casa del paesino della Bassa.

Nella giornata di ieri altri quattro decessi (più uno sospetto).

«Qui è come essere ogni giorno in prima linea, non abbiamo notizie nemmeno dei nostri morti», conferma sconsolato Mario Ghidelli, sindaco di San Fiorano (Lodi), che ieri ha registrato ben due vittime. Il primo è un 91enne morto domenica all’ospedale di Codogno, dal quale non era mai stato spostato per le precarie condizioni di salute e ieri è risultato positivo al tampone. Il contagio sarebbe avvenuto all’interno del nosocomio lodigiano. Il secondo, un 77enne con patologie pregresse, è morto nel pomeriggio di ieri a Piacenza, ma non è ancora chiaro se a causa del coronavirus. Complessivamente il conto dei decessi sale a 11 in Italia e 9 in Lombardia che è la regione più colpita sia in termini di contagiati che di vittime. Di queste, sei erano residenti nel Lodigiano e si tratta in prevalenza di ultraottantenni con alle spalle condizioni di salute più che precarie. La terza vittima lombarda di ieri è un 84enne di Nembro (Bergamo): Aldo Cabrini viveva nei pressi dello stadio nel quartiere Conca Fiorita, ed era ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII. Domenica era risultato positivo al tampone. Si tratta della seconda vittima bergamasca.   (IlCorriere)  
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