Scatta il piano d'emergenza a Napoli

Da un lato cerca di abbassare i toni e chiede una «narrazione antipanico» dei giorni del Coronavirus. Dall'altro infila la seconda ordinanza in due giorni e ne annuncia un altro paio se la situazione dovesse precipitare.

«C'è gente che non va a lavorare per paura».

E, a Televomero durante Lente di ingrandimento, aggiunge: «Potremmo avere più morti per suicidi per chi perde il posto che per i contagiati. Bisogna cambiare modo di comunicare perché c'è stata troppa isteria politica e qualche errore è stato commesso». Nemmeno tanto velata l'accusa verso i palazzi romani. «Il rischio è che si produca una macelleria sociale con centinaia di migliaia di posti di lavoro che si perdono». In questo contesto in Regione il presidente Vincenzo De Luca fa sapere che «si è insediata la task force - come richiesto dal ministero per la Salute - per le misure emergenziali coordinata dal direttore della Protezione civile Italo Giulivo». Sull'ente di Santa Lucia innesca una polemica il capo dell'opposizione e candidato in pectore per il centrodestra Stefano Caldoro. «Regione immobile che vara le misure solo dopo il primo caso, chiude la stalla dopo che i buoi sono usciti, solo propaganda» dice. «Se non ci sono controindicazioni - racconta l'ex pm - lunedì le scuole riapriranno. Casi autoctoni a Napoli non ce ne sono, si tratta di una sola persona che proveniva dai luoghi dei focolai». La nuova ordinanza ricalca le direttive impartite dal ministero della Salute e rafforza la prima con la quale sono state chiuse le scuole.

Prevede l'obbligo di avviare azioni di sanificazione.

A Tutti gli uffici pubblici e privati, gli esercizi commerciali, i ristoranti, gli chalet le attività artigianali, le palestre, gli spazi comuni degli alberghi, le strutture recettive e i locali destinati a locazioni brevi, e ancora musei, stazioni, porto ed aeroporto. Dieci giorni di tempo per effettuarla e chi non la rischia una sanzione fino a 500 euro. Il certificato di avvenuta sanificazione deve essere ben visibile all'esterno del locali. Anche i luoghi di culto deveno essere sanificati. Tutto deve essere pulito a prova di coronavirus. Nell'ordinanza si invitano anche le società di trasporto pubblico ad effettuare gli stessi interventi. Ma non è dunque in programma l'annullamento di manifestazioni pubbliche salvo che i luoghi dove si terranno siano igienizzati. Il sindaco sta valutando - invece - di varare anche un'altra ordinanza che dovrebbe tutelare scolari e genitori se non riaprissero le scuole lunedì. (IlMattino)
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