Sul suo profilo Facebook una donna abbraccia una bambola di pezza.

Ivo Cilesi era l’esperto della doll therapy, oltre che delle terapie non farmacologiche con particolare attenzione nella cura delle persone affette da demenza. Di Genova, da anni a Cene, è morto nella notte tra domenica e lunedì: era positivo al coronavirus. Per la sua corporatura era «il gigante buono». Quella non aiuta, ma Cilesi aveva 61 anni, non 80. E stava bene martedì, quando era andato a Salsomaggiore per uno dei suoi numerosi progetti. Le sue condizioni sono precipitate in tre giorni: una crisi respiratoria giovedì notte, il ricovero a Fidenza venerdì, il tampone positivo, sabato il trasferimento all’ospedale di Parma dove è morto. A Genova c’è una sorella, a Salsomaggiore la compagna e, alle Terme, il Centro Ammonis per le cure senza farmaci.

«Abbiamo scherzato fino a giovedì. Oggi (ieri ndr) ho ricevuto duecento telefonate, siamo sconvolti. Dica che Ivo era un grande uomo».

Paola Brignoli è la vice presidente del centro Innovative Elder Research di San Paolo d’Argon, Cilesi era il presidente.

«Era il massimo studioso delle terapie non farmacologiche, l’ideatore della doll therapy e della terapia del viaggio.

Un personaggio con grande umiltà che non metteva i manifesti di quello che faceva». Un curriculum lungo, il suo, iniziato con una laurea in scienze dell’educazione e pedagogia.

Le consulenze al centro Alzheimer d’eccellenza dell’ospedale Briolini di Gazzaniga e alla fondazione Santa Maria ausiliatrice (il Gleno).

La collaborazione con il politecnico di Milano, sempre sull’Alzheimer, e un progetto con l’Università di Bergamo sulla doll therapy a domicilio. Consulenze e insegnamenti anche in Svizzera, in Svezia e a Cuba. «Fino a martedì era stato qui, in Bergamasca. Non si sa come abbia preso il virus — sempre Brignoli —. Anche noi, in quattro-cinque, siamo in quarantena». Di recente si era sentito con Manuela Berardinelli, presidente della onlus Alzheimer Uniti Italia: «Erano state donate delle bambole alle case di riposo del Maceratese e non potevamo che rivolgerci a Ivo, dotato di competenza e cuore. Era il maestro, un gigante buono». È impossibile elencare le associazioni e le persone che hanno scritto sulla sua pagina. E in tutto questo, lui aveva trovato anche il tempo per la politica. Nel 2018 come candidato alle regionali in Lombardia Ideale, con il presidente Attilio Fontana. Nel 2019, in Bergamo Ideale, con Giacomo Stucchi.

(Corriere)
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