Sei la nostra vita". E, ancora, "Ti voglio bene", e "Ugo vive".

Sono le scritte che stamattina sono comparse sui muri di Santa Lucia, nel centro di Napoli, sul luogo in cui c'è stata la rapina che ha portato alla morte del giovane Ugo Russo, il 15enne della Pignasecca ucciso da un carabiniere. Accanto alle dediche, le fotografie: ritraggono abbracci, scene di vita vissuta. Momenti come quelli che la fidanzata e gli amici avevano immortalato sui propri profili Facebook e che ora ritornano per ricordare il ragazzo scomparso tragicamente.

I Fatti

Nella notte tra il 29 febbraio e il 1 marzo Ugo, insieme a un complice di 17 anni, ha tentato di rapinare un carabiniere che era con una ragazza. È sceso dallo scooter, l'altro lo aspettava poco più avanti. E ha puntato la pistola nell'abitacolo. Finestrino mezzo aperto, altezza viso. Su quello che è successo dopo ci sono versioni discordanti: il 17enne dice di avere sentito subito gli spari, e che il militare ha sparato nuovamente alle spalle, colpendo Ugo alla testa. Il carabiniere, invece, sostiene di essersi qualificato e di avere aperto il fuoco per legittima difesa, non potendo sapere che quella che aveva puntata alla tempia era una pistola giocattolo, replica fedele di quelle vere e senza tappo rosso. Quello che realmente è successo lo stabiliranno le indagini, il militare è indagato per omicidio volontario, ipotesi di reato che servirà per consentire sia la difesa sia tutti gli accertamenti tecnici. (Fanpage)
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