Si definisce "leghista di lunga data"

Ma Sergio Armanini – agente immobiliare di 50 anni – alle cronache finora era balzato non per la sua attività nel partito di Matteo Salvini, bensì perché nel 2014 arrivò ad augurare lo stupro a una giornalista del Corriere delle Alpi, Silvia Fabbi, la cui unica colpa era stata quella di fare il suo lavoro intervistando un uomo di fede musulmana che aveva aperto la pagina Facebook Convertirsi all’Islam. “Ma perché non le mettiamo un burka e la facciamo andare in Nigeria? Forse dopo il centesimo stupro si sveglierà… ”, commentò Armanini prima di subire una bordata di critiche ed essere costretto a chiedere scusa. Ebbene, a quasi sei anni da quello spiacevole episodio evidentemente la Lega ha deciso di perdonare Armanini indicandolo come candidato sindaco di Merano, in provincia di Bolzano. La decisione è stata presa dalla Lega cittadina alla presenza del commissario dell’Alto Adige, Maurizio Bosatra, e del vice di Salvini, Andrea Crippa.

Sergio Armanini, fedelissimo del "capitano" Salvini

All'indomani della caduta del governo giallo-verde ebbe anche modo di dimostrare la sua sensibilità rispetto al tema delle migrazione e dei naufragi: “Comunque salgono tutti sul barcone e, sfiga delle sfighe, alcuni di loro, dopo aver scampato la guerra, attraversato il deserto, subito anni di torture nei lager libici, affogano in mare a cento metri dalla Libia. Che sfiga. Ecco che però arrivano in Italia, dove ci sono i razzisti e i fascisti che non li vogliono mantenere, ma per fortuna una luce in fondo al tunnel: arriva quello intelligente del Pd che li guarda negli occhi e coglie le loro sofferenze”. Per finire un commento che avrebbe voluto essere ironico: “La storia ha un lieto fine. Ma davvero siete convinti di poter prendere tutti gli italiani per il culo?”.(Fanpage) Leggi anche: Coronavirus, il governo esorta i datori di lavoro ad anticipare le ferie dei dipendenti Seguici anche su Facebook: 41esimoparallelo
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