I militari Usa tornano a casa
Il Pentagono, a causa della pandemia da Coronavirus, ha annunciato una parziale riduzione delle proprie truppe che avrebbero dovuto partecipare a Defender Europe 20, la maxi esercitazione militare prevista nel Vecchio continente nei prossimi mesi. “Dopo un'attenta revisione delle attività in corso e alla luce dell'attuale epidemia di coronavirus – la decisione dei vertici militari Usa – modificheremo le esercitazioni riducendo il numero di partecipanti statunitensi”.
Si tratta di un vero e proprio dietrofront da parte del comando americano in Europa
Il generale Christopher G. Cavoli positivo al coronavirus
“Il comandante di U.S. Army Europe, generale Christopher G. Cavoli, insieme a diversi membri del suo staff, potrebbe essere stato esposto a Covid-19”, fa sapere il Pentagono. “Seguendo i protocolli previsti – precisa la nota diffusa da Washignton – Cavoli e gli altri sono in quarantena volontaria pur mantenendo da remoto le loro responsabilità di comando”.
“L'Istituto di ricerca dell'esercito Walter Reed e il comando di ricerca e sviluppo medico dell'esercito americano – concludono i militari Usa – stanno lavorando per controllare, contenere e prevenire il virus. L'esercito degli Stati Uniti ha ricercatori e tecnologie all'avanguardia che stanno aiutando a sviluppare misure e trattamenti preventivi”.
Anche un impiegato civile della guarnigione Bavaria, di stanza in Germania, è risultato positivo al Covid-19.
La nostra priorità è mantenere la salute e la sicurezza del nostro personale e dei membri delle loro famiglie.
Anche Norvegia e Finlandia via dalle manovre Nato
La Norvegia ha deciso di annullare, a causa del coronavirus, la sua partecipazione ad un’altra manovra militare in ambito Nato prevista nel Nord Europa.
Anche la Finlandia, nei giorni scorsi, aveva già annunciato che avrebbe cessato di partecipare all'esercitazione militare dovuto al timore del coronavirus.
Oltre a quelli già di stanza in Europa, avrebbero dovuto partecipare a Defender Europe, 20mila soldati americani.
Nei giorni scorsi, i primi contingenti stavano arrivando dagli Usa nei porti di Belgio e Germania.
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