Altra vittima del coronavirus a Napoli.
Il coronavirus fa un'altra vittima, la prima tra i pazienti al Cotugno. È un 67enne di via Petrarca a Posillipo trasferito il 9 marzo scorso direttamente in terapia intensiva. In Campania sono 222 i contagiati in totale, di cui 42 certificati ieri su 147 test eseguiti. Tra loro, c'è anche un bimbo di 8 anni. E un altro medico del Cardarelli, 4 i casi nello stesso ospedale, per due scatta il ricovero: un professionista stimato, già in isolamento a casa, finisce in rianimazione alla Federico II.
«Precauzioni adottate in neurochirurgia e in una medicina, dopo le operazioni già effettuate in utic e al pronto soccorso, dove sono stati seguiti due pazienti affetti da Covid-19», spiega il manager Giuseppe Longo, impegnato nel coordinare i tanti interventi. «L'assistenza non può fermarsi».
Ma è dura, durissima per i camici bianchi.
«In mattinata ho sentito il medico che si è aggravato al punto da dover essere intubato: si è reso conto da solo della necessità delle cure in ospedale», dice Giuseppe Galano, responsabile del 118 e componente dell'unità di crisi in Campania, invitando i colleghi, «ultimo baluardo», a «stringere i denti».(IlMattino)
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