La storia di Maurizio
Finito di caricare alle 14:45 mi sento male per un aritmia cardiaca benigna.
Premetto che nel 2013 e 2017 ho avuto due infarti in corso e operato d'urgenza con intervento di angioplastica in tutte e due casi.
Quindi, mentre stavo male ho avuto la forza di chiamare il 118.
in 5 minuti sono venuti i soccorsi e mi portano all'ospedale Maggiore di Lodi.
Dal giorno del mio ricovero,non c'era assolutamente l'epidemia del coronavirus.
Dopo circa 10 giorni,i primi casi di coronavirus e vengono ricoverati all'ospedale di Lodi.
Tutto sembra tranquillo, e sottocontrollo.
Ma non è così.Dopo qualche giorno, mi rendo conto che mi ritrovo dentro una bomba atomica. Non potete immaginare, quello che hanno visto i miei occhi dentro l'ospedale.
Solo morte e morte. Vedere passare barelle nei corridoi con il lenzuolo coperto e capire che sotto quel lenzuolo, c'era un cadavere causato dal coronavirus.
Anche a me è stato fatto il tampone e fortunatamente, risultato negativo.
Giorno 11 Marzo mi hanno dimesso, con quarantena presso un'abitazione di Lodi.
Voglio ringraziare tutti i lodigiani che ho conosciuto qui in ospedale.
In questi 34 giorni di ricovero, ho scoperto che non solo noi siciliani siamo accoglienti e con un cuore grande.
Anche voi Lodigiani lo siete, e sarà un ricordo che porterò sempre dentro il mio cuore.
Ma soprattutto,un ringraziamento particolare, và dato a tutti i medici, infermieri, ausiliari e OSS dell'ospedale.
Angeli di noi pazienti,mettendo a rischio la propria vita,con questa epidemia infame.
Lavorando a ritmo serrato, facendo anche 12 e 14 ore al giorno 7 giorni su 7.
Sarò un ricordo che non dimenticherò mai.
Andreozzi Maurizio.
(Pagina Facebook di Andreozzi Maurizio)
Leggi anche:
Il Coronvirus non frena il razzismo tra Nord a Sud: il video choc di una giovane milanese
Seguici su Facebook:
41esimoparallelo