L'emergenza Coronavirus in Lombardia non riguarda solo i vivi, ma anche i morti. Per intuirlo basta scorrere le pagine dell'Eco di Bergamo, il quotidiano della provincia più colpita, dove oggi ci sono 11 pagine fitte di necrologi. Proprio a Bergamo nei giorni scorsi la chiesa del cimitero è stata trasformata in una camera mortuaria perché i posti in obitorio non bastano più. A Cremona stesso destino è toccato alla chiesa dell'ospedale Maggiore. E a Brescia il vescovo ha dato la disponibilità a individuare qualche chiesa in cui ricoverare le salme in attesa della sepoltura, mentre a Milano il Comune ha messo a disposizione cento posti nell'obitorio e ha cambiato il regolamento dando alle famiglie non più trenta ma cinque giorni per decidere dove seppellire i defunti.

Un problema è anche la cremazione: troppo richieste che non si riescono ad evadere. Per questo il prefetto di Brescia Attilio Visconti ha invitato a scegliere forme di sepoltura tradizionali. Come prefetti una prima risposta al problema è stata l'autorizzazione ai medici a rilasciare i certificati di morte anche prima dei tre giorni e le salme possono essere depositate anche nei loculi zincati. Ma c'è anche il dramma delle famiglie, che possono fare il riconoscimento dei loro cari solo a distanza, che non possono far celebrare il funerale. Anche per questo i vescovi della Lombardia hanno lanciato appelli per dare conforto agli ammalati. Quello di Bergamo, monsignor Francesco Beschi, ha lanciato un appello al personale sanitario: di fronte a persone morenti che vogliano la benedizione, «donategliela». Le mascherine inviate dal Dipartimento di Protezione Civile alla Lombardia per il personale sanitario sono «non a norma». A denunciarlo su Facebook è l'assessore regionale lombardo al Bilancio Davide Caparini. «La Protezione Civile invia queste mascherine alla Regione Lombardia da destinare ai medici e paramedici impegnati nella guerra al coronavirus. Il peggior materiale possibile, non nello standard previsto nei casi di pandemia. In ritardo di settimane e per di più non a norma... e intanto le persone si ammalano e muoiono!» scrive Caparini. Duri anche gli hashtag usati dall'assessore in fondo al post: #Borrellivergogna #dimissionisubito. Fonte: Il Mattino Leggi anche Coronavirus: morto a Bergamo un operatore del 118, aveva 47 anni. Seguici su Facebook 41esimoparallelo

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