Le mascherine FFP2 ed FFP3 con valvola sono "assolutamente sconsigliate" per la popolazione, ma anche per le forze dell'ordine e i dipendenti di negozi di alimentari o uffici aperti al pubblico, perché "dalla valvola della mascherina fuoriescono le esalazioni (che equivale a diffondere il possibile contagio, è come non averle)". È quanto si legge in un vademecum redatto un’agenzia formativa accreditata della regione Piemonte, Asso.forma, condiviso in una circolare del Dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile del ministero dell'Interno, comando provinciale dei vigili del fuoco di L'Aquila. Il vademecum: No a maschere con valvola per cittadini e lavoratori, si contaminerebbero tra loro "Si ritiene contenga utili informazioni sull’utilizzo delle citate mascherine a beneficio di tutto il personale, anche al di fuori dell’attività lavorativa", si legge nel documento che è stato condiviso anche da alcune amministrazioni comunali della zona. L'opuscolo dell'agenzia piemontese spiega che attraverso le mascherine con valvole i lavoratori "si contaminerebbero uno con l’altro tra colleghi". Cittadini e addetti alle vendite devono quindi usare "mascherine senza valvola o chirurgiche o fatte in casa con tessuti pesanti che assorbano l’esalazione ed umidita trattenendola e non rilasciandola". Mascherine FFP2 ed FFP3 con valvola solo per sanitari e soccorritori Lo stesso documento indica chi invece deve avere le FFP2 ed FFP3 con valvola e cioè chi lavora negli ospedali e in particolare nei reparti di Terapia intensiva e Infettivologia, ma anche i soccorritori del 118 e delle Croci. "Queste categorie si presume che avranno contatti con persone o pazienti certamente contagiati e devono fare sforzi e/o devono tenerle per lungo tempo", informa il documento. Infine ecco chi deve le FFP2 ed FFP3 senza valvola: le forze dell'ordine da usare solo ed esclusivamente per interventi di emergenza. Fonte: https://www.fanpage.it/ Leggi anche All’ospedale di Avellino un bimbo nato da mamma positiva al Coronavirus. Seguici su Facebook 41esimoparallelo

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