Emanuele Renzi è il primo morto nel Lazio sotto i quarant'anni positivo al coronavirus. L'uomo non aveva patologie pregresse.

"Era sano, praticava sport regolarmente e non fumava" ha detto il padre, in poche veloci battute rilasciate a Il Corriere della Sera, in una Cave stretta a lutto intorno alla famiglia della vittima, volata in cielo troppo presto, inaspettatamente, strappata alla vita dalla malattia che nel giro di una settimana non gli ha purtroppo lasciato scampo. Il trentacinquenne è deceduto nella notte di domenica 22 marzo, in un letto di terapia intensiva dell'ospedale di Tor Vergata, al rientro da un viaggio dalla Spagna. Sale a 1272 il numero totale dei contagi nel Lazio ad oggi, lunedì 23 marzo. Tre i decessi, tra i quali Emanuele e un ottantunenne di Fondi, mentre il totale è di 53.

Emanuele Renzi morto per una grave crisi respiratoria

Emanuele Renzi, a Roma dai tempi dell'Università, ha studiato Ingegneria ed è padre di un bimbo di sei anni. Lavorava per la Youtility service Srl, i suoi colleghi ora sono preoccupati perché dopo il rientro in Italia e prima del ricovero era tornato al lavoro. Secondo le informanzioni apprese ha manifestato i sintomi della malattia circa una settimana fa e le sue condizioni di salute si sono progressivamente aggravate. Prima il trasporto in ospedale, poi il ricovero in terapia intensiva per una grave crisi respiratoria, che lo ha portato alla morte. Come da prassi, in questi casi, i genitori, accorsi in ospedale, non hanno potuto vedere il figlio, e purtroppo non ci saranno funerali. La salma però, sarà sottoposta ad autopsia. A dare notizia della sua morte il Comune di Cave: "Apprendiamo, con profondo dolore, della notizia della scomparsa del nostro giovane concittadino, colpito dal Covid 19. A nome di tutta la comunità, siamo vicini ai familiari a cui si esprime sentito cordoglio".(Fanpage) Leggi anche: Coronavirus a Napoli. La Volante della Polizia si ferma in strada e ringrazia i residenti. Seguici su Facebook: 41esimoparallelo
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