Coronavirus, padre e figlia morti a 24 ore di distanza: l’uomo lavorava all’aeroporto di Heathrow.
Tragedia a Londra. Padre e figlia muoiono di Covid-19 a sole 24 ore di distanza. Sudhir Sharma, 61 anni, è morto mercoledì, mentre la figlia Pooja, 33 anni, il giorno successivo. Una terribile fatalità. L'uomo lavorava all'aeroporto di Heathrow, al Terminal 3, come funzionario dell'immigrazione. I suoi colleghi comunque non pensano che Sudhir possa aver contratto il Covid-19 durante il suo turno di lavoro, sono conviti che sia entrato in contatto con il virus altrove: l'ultima volta che aveva lavorato era il 7 gennaio. "È una tragedia assoluta. Era un uomo adorabile, adorabile. Ogni funzionario dell'immigrazione è stato toccato dall'accaduto", ha raccontato una fonte al ‘The Sun'. "Siamo preoccupati per la vedova, che non è in grado di partecipare al funerale a causa di problemi di isolamento. È così terribile" Sudhir, proveniente da Hounslow, nella zona ovest di Londra, aveva avuto problemi di salute negli ultimi anni, per i quali aveva saltato periodi di lavoro. Aveva quindi patologie pregresse. Ma gli amici hanno raccontato che era tornato di recente al suo ruolo di primo piano. Pare che la figlia Pooja, che lavorava all'Ospedale Generale del Distretto di Eastbourne nell'East Sussex, abbia trascorso tre giorni in cura, prima del decesso. Non è ancora chiaro se il padre e la figlia fossero stati in stretto contatto tra loro prima della loro morte. Nick Jariwalla, direttore della Border Force di Heathrow, ieri sera ha dichiarato: “Sudhir era un ufficiale molto rispettato, gentile ed esperto. Mancherà molto a tutti". Un amico di Pooja ha commentato così: "Mi dispiace davvero sapere che uno dei nostri colleghi farmacisti e amica dall'università, Pooja e suo padre sono morti. Possano le loro anime riposare in pace. Invio delle più sentite condoglianze, preghiere e amore alla loro famiglia". Ora i dipendenti dell'aeroporto hanno riferito al The Sun si essere preoccupati per la protezione offerta all'immigrazione del Regno Unito e al personale dei visti che lavora a Heathrow. Un lavoratore ha dichiarato: “I primi segni di coronavirus sono arrivati a dicembre e continuavamo a prendere voli da Wuhan, dove è iniziata la pandemia. Hanno fatto un po' di screening dei passeggeri prima che quelle rotte fossero definitivamente cancellate, ma i voli dalla Cina in generale continuavano. E anche quando quelli erano limitati, c'erano centinaia di persone che volavano su passaporti cinesi da Hong Kong. Hanno semplicemente ignorato il blocco. Stavamo ancora accettando voli dal Nord Italia fino a sei settimane fa circa. E ci sono ancora voli in arrivo da Madrid e in tutti gli Stati Uniti. Quando arrivano i passeggeri, ci viene dato solo un gel per le mani e guanti. Niente maschere, niente protezione. Anche il personale addetto al check-out nei supermercati Morrison ha dispostivi di protezione adesso. È una follia". Fonte: https://www.fanpage.it/ Leggi anche Coronavirus, l'epidemiologo Lopalco: «Follia pensare di riaprire le scuole il 4 maggio». Seguici su Facebook 41esimoparallelo