File chilometriche ai supermercati.

Gente che si accalca anche all’esterno di farmacie e alimentari. Misure di sicurezza per tutelare l’ordine pubblico raddoppiate, con forze dell’ordine in divisa e soprattutto in borghese anche all’esterno degli esercizi commerciali. Scocca l’ora della grande paura: quella che si accavalla al terrore del contagio e che guarda ad un’altra bomba pronta ad esplodere, purtroppo: la miccia di un’emergenza sociale che tocca soprattutto le fasce più deboli della società brucia facendosi di ora in ora, di giorno in giorno, sempre più corta. Il tutto mentre a Napoli spuntano falsi manifesti che invitano ad aprire le porte delle case a “controlli” mai disposti dal Viminale.

Per quanto calcolato, il rischio legati a disordini e razzie si compone di tante incognite.

La verità è che i soldi - per migliaia di famiglie residenti in un’area metropolitana già afflitta da disagi economici ed occupazionali fortissimi - stanno per finire. O sono già finiti. E Napoli è una polveriera pronta ad esplodere. Ieri, complice anche il bel tempo dopo i giorni di freddo e pioggia, c’era ancora molta gente per strada. Dalla zona collinare al centro storico, file lunghissime e ordinate - salvo rare eccezioni - all’esterno dei negozi di alimentari, macellerie, ortofrutta e farmacie. Poca calca anche agli ingressi e sulle banchine delle metropolitane. All’esterno del Decathlon di via Arenaccia c’è chi ha atteso anche un’ora prima di poter riempire il carrello di spesa. Ma la sensazione che siano in tanti a cominciare a fare scorte alimentari è palpabile.(IlMattino) Leggi anche: Scossa di terremoto in provincia di Torino: paura tra la popolazione Seguici su Facebook: 41esimoparallelo
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Coronavirus, dall’Albania arrivano 30 medici: “Italia ci ha salvato, ora tocca a noi”.