Torna ad Acerra dal nord, dopo 20 giorni scopre di essere positiva al coronavirus.
Il sindaco su Facebook annuncia il contagio di altri due cittadini di Acerra ed è così che nel quartiere dove abita la ragazza è rivolta: cassonetti per raccolta differenziata rovesciati ed una piccola folla di persone che chiedono di essere tutelati dal coronavirus. Qualcuno, guardato a vista dai poliziotti del locale commissariato guidati dal vicequestore Antonio Galante, addirittura invoca l’allontanamento della ragazza che al momento risulta essere asintomatica. Ed è così che Giusy Sara D’Anna su Facebook pubblica un video dai toni infuocati in cui rivela di aver seguito tutte le procedure di legge ed addirittura annuncia di voler denunciare il sindaco Lettieri, colpevole a suo dire di averla diffamata. Poi però fa marcia indietro e lo cancella.
«Il sindaco non è stato informato correttamente. Io lavoravo a Livigno, quando sono tornata ad Acerra lo scorso 9 marzo ho informato i vigili ed il mio medico curante e sono stata sempre stata in casa mia, non sono mai uscita dalla mia cameretta. Poi dopo numerosi tentativi finalmente mercoledì scorso hanno praticato il tampone sia a me che a mio padre. Ed è così che solo ieri sera ho saputo di essere positiva», racconta Giusy in un nuovo video dai toni più pacati postato sulla pagina del giornale locale Tablò.
«Abbiamo un altro caso di coronavirus ad Acerra. Una ragazza tornata dal nord in città il 9 marzo, solo oggi 29 marzo questa persona ha saputo che è positiva al coronavirus», aveva annunciato in precedenza il primo cittadino Raffaele Lettieri.
La conferma
A confermare della positività della ragazza che lavora in una cittadina dell’Italia settentrionale sono state le autorità sanitarie. Ma Lettieri insiste e mastica amaro, lanciando il suo monito in un video postato su Facebook: «Vi faccio un esempio, se questa persona per 20 giorni non ha rispettato rigorosamente la quarantena ha incontrato altre persone, che a loro volta hanno incontrato altri. Insomma basta un’unica persona che non rispetta le regole che si verifica il contagio incontrollato del territorio, vanificando tutto ciò che stiamo facendo per arginare il diffondersi dell’epidemia. Dovete restare in casa.
Questo è il momento di stare isolati. Se non c’è una coscienza civica e il rispetto della legge, non si arriverà lontani. Questi comportamenti irresponsabili non sono più tollerati. Questa è l’unica soluzione per limitare i danni». Ovviamente nel video del sindaco non si è assolutamente rivelato il nome della ragazza, ma tanto è bastato per scatenare la folle caccia all’untore.
«Vi chiedo di non allarmarvi, di avere solidarietà, io ho seguito tutte le cautele del caso, state tranquilli che continuerò a farlo», è l’appello di Giusy ai suoi concittadini. (IlMattino)
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