Sono sbarcati nella serata di mercoledì 25 marzo all'Hotel Cicerone del quartiere Prati.

Sono oltre duecento crocieristi scesi da una nave attraccata nel porto di Civitavecchia, che nel giro di pochi giorni avrebbero dovuto far ritorno alle loro case. Si tratta di turisti di diverse nazionalità, in particolare italiani e cittadini provenienti da diversi paesi sudamericani. Ora tre sono risultati positivi al nuovo coronavirus e un nuovo focolaio di contagio potrebbe accendersi nel centro della capitale.

Da quanto si apprende i turisti hanno osservato la quarantena in questi giorni

Eiducendo al minimo i contatti dopo essere scesi dalla nave, ma il danno potrebbe ormai essere fatto. Le autorità sanitarie sono state informate in ritardo – secondo quanto riportato oggi da il Messaggero – e addirittura la prima notizia dell'arrivo dei turisti, diffusa dalla Polizia Locale che si è occupata di scortare l'arrivo dei crocieristi nell'hotel di Roma, parlava di persone già tamponate e tutte negative. "È previsto che i turisti, che risulterebbero negativi al tampone per il Coronavirus, faranno rientro entro il 28 marzo presso le loro abitazioni, in maniera graduale e contingentata", comunicavano i caschi bianchi in una nota. A Roma – secondo i dati diffusi dalla Regione Lazio – sono 2181 i pazienti al momento positivi al coronavirus,  210 in più rispetto a venerdì. Di questi, 1063 si trovano in isolamento domiciliare, 985 sono sono ricoverati non in terapia intensiva, mentre 133 sono ricoverati in terapia intensiva. La prossima settimana sarà decisiva per stabilire l'efficacia delle misure di contenimento del contagio a Roma e nel Lazio. (Fanpage) Leggi anche: Coronvirus, Renzi ci riprova e rilancia: «Dobbiamo aprire tutto subito» Seguici su Facebook: 41esimoparallelo
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