Il sindaco di Ercolano, Ciro Buonajuto donerà parte del suo stipendio alle famiglie bisognose della città messe in ginocchio dall'emergenza Coronavirus.
Aspettando i famosi aiuti promessi dal governo, infatti, il primo cittadino ha deciso di devolvere la sua indennità per provare a dare un po' di respiro a chi vive sull'orlo della miseria. A Ercolano la disoccupazione è al sessanta per cento e migliaia di famiglie vivono grazie al lavoro sommerso. Una goccia nel mare che però rappresenta un segnale, come sottolinea lo stesso sindaco. «In questo momento tutti dobbiamo fare la nostra parte - le parole di Buonajuto - io lo farò mettendo a disposizione parte della mia indennità. Chiedo ai commercianti della città e ai supermercati di aderire all'iniziativa spesa pagata.
Sarò il primo a lasciare un contributo
Per quelle famiglie disagiate che non hanno avuto neanche la possibilità del reddito di cittadinanza. Chiedo a chi può di lasciare anche solo un euro alle casse, per chi non ha possibilità di spendere neanche quello. Noi siamo una comunità e nel momento del bisogno dobbiamo aiutarci e sostenerci l'uno con l'altro. Tutti insieme ce la faremo. Tutto insieme uniti ne usciremo migliori».
L'ennesima di una lunga serie di iniziative solidali rilanciate da Comune e imprenditori. Qualche giorno fa è stata attivata la spesa sospesa e tra qualche giorno potrebbe partire anche il banco alimentare. «Ringrazio gli ercolanesi. Stanno facendo dei sacrifici enormi ma stanno rispettando le regole - conclude Buonajuto - l'appello è sempre lo stesso. Evitiamo la diffusione del virus. Salviamoci da questa emergenza».
Mentre il sindaco di Ercolano si decurta lo stipendio anche nella vicina città di Portici l'amministrazione comunale si attiva per dare sostegno alle fasce deboli. L'ente di palazzo Campitelli, guidato dal sindaco Vincenzo Cuomo, gestirà un conto corrente sul quale i porticesi più fortunati potranno effettuare donazioni. I soldi che saranno raccolti verranno assegnati alle famiglie in difficoltà. I servizi sociali stileranno una graduatoria e assegneranno i fondi ai nuclei familiari.(IlMattino)
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