Coronavirus, in Cina riaprono i mercati: in vendita cani, gatti e pipistrelli.
Neanche il tempo di abbassare le mascherine anti-Coronavirus che, in Cina, tornano i mercatini dell'orrore. Da Guilin, località nel sud ovest del Paese, fino a Dongguan, più a sud, la merce in vendita continua ad abbaiare e non solo. Sì perchè come vi fosse stato un balzo temporale all'indietro di un paio di mesi, cani e gatti, scorpioni e serpenti, i famigerati pipistrelli e chissà cos'altro, come documentato da alcuni corrispondenti del Daily Mail, sono tornati ad occupare le solite gabbie strette e arrugginite che forse, durante le scorse settimane di emergenza sanitaria, non hanno mai lasciato. E allora eccoli di nuovo lì, mentre si contano ancora i morti, come nulla fosse accaduto, gli animali sono di nuovo appiccicati uno sull'altro. Aspettano di finire in padella, alla brace o nelle zuppe e in chissà quale altro manicaretto. Alcuni di loro saranno addirittura trasformati in miracolose pillole e polveri che però, non curano neanche un raffreddore.