Migranti s'allontanano dall'hotspot e vanno a spasso: lampedusani su tutte le furie: "Non deve arrivare nessuno qua" Una sessantina di lampedusani, fra cui molti pescatori, stamani, sono scesi in strada e hanno protestato - davanti al Comune di Lampedusa - contro il sindaco Salvatore Martello. "Noi siamo in quarantena e loro vanno passeggiando. Non deve venire nessuno su quest'isola, nessuno" - hanno urlato gli esasperati lampedusani. La protesta è stata inscenata perché ieri tre dei 46 migranti sbarcati lunedì, e posti con ordinanza del sindaco in quarantena, sono riusciti ad allontanarsi dall'hotspot e sono stati sorpresi dopo che erano riusciti ad arrivare fino in via Roma. I lampedusani hanno paura del contagio da Coronavirus e sono soprattutto arrabbiati perché loro rispettano i decreti e le ordinanze del presidente del Consiglio e della Regione e i migranti "vanno invece a spasso". Il sindaco Totò Martello ha dato ragione ai concittadini e sta cercando di capire cosa sia accaduto all'hotspot: come i 3 migranti siano riusciti ad allontanarsi. Gli sbarchi non si fermano  Prima sono arrivati in 67, erano i migranti che avevano chiesto aiuto ad Alarm Phone. Poi sono riusciti a giungere - sbarcando sulla spiaggia della Guitgia - in 50. Sul molo Favarolo, dove tutti i nuovi arrivati sono stati concentrati, stamani c'erano più di 110 persone. Impossibile il trasferimento all'hotspot di contrada Imbriacola dove si trovano in quarantena i 46 migranti sbarcati lunedì. A Lampedusa s'è subito messa in moto la macchina dei trasferimenti. La compagnia marittima che gestisce il servizio di collegamento con Porto Empedocle ha imbarcato - perché deve rispettare le norme previste per il contenimento del Coronavirus - solo 50 immigrati che giungeranno in serata a Porto Empedocle. Per gli altri, circa 60, non c'è al momento una soluzione d'accoglienza. Fonte: Agrigento Notizie Leggi anche Grecia, la guardia costiera respinge i migranti con bastonate e spari Seguici su Facebook 41esimoparallelo
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