Gli ultimi dati in Campania incoraggiano ad un cauto ottimismo
Ma la montagna non è ancora stata scalata. C'è però, sicuramente, un trend positivo che va sottolineato e rimarcato e che secondo il quale si può ipotizzare una fase 2 al passo con le direttive del governo.
Il temuto picco di contagiati in Campania ancora non è stato raggiunto.
Secondo le stime dovrebbe registrasi a metà aprile, ma è naturale che in queste ore si stia pensando già alle fase 2. E stavolta la Campania che sulle ordinanze restrittive si è sempre mossa in anticipo rispetto a quelle del governo, potrebbe anche decidere di uniformarsi.
La media
Dei contagiati degli ultimi giorni parla di 98 nuovi casi: 120 due gironi fa, 76 ieri su poco più di duemila tamponi. Un rapporto del 6% che è vicino alla prima soglia minima di 4 ma che è comunque lontano dall'uno a cui si è prefissi di arrivare. Da qui l'idea che il picco in Campania si possa essere leggermente spostato di una settimana. (IlMattino)
Nel frattempo ieri De Luca chiude il paese di Paolisi (Benevento)
Ai sette comuni campani già dichiarati 'zona rossa' se ne aggiunge un ottavo, il piccolo centro di Paolisi (Benevento), dove la locale Asl segnala un rischio di focolaio epidemico dopo vari casi di contagio registrati in una famiglia che gestisce un'azienda avicola con 50 dipendenti, ognuno dei quali potrebbe avere avuto molti contatti in paese.
Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha firmato questa sera l'ordinanza che blocca gli ingressi e le uscite da Paolisi, a eccezione del personale sanitario e di quello impegnato nei servizi di emergenza.
A Paolisi, su un totale di duemila abitanti, risultano positive 17 persone in sorveglianza sanitaria obbligatoria domiciliare e due ricoverate in ospedale a Benevento. Si attendono i risultati dei tamponi eseguiti sul personale dell'azienda avicola (Ansa).
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