Decine di rider che aspettano il treno suburbano
Diretto nell’hinterland milanese o in province limitrofe. Tutti hanno la loro bicicletta e molti sono privi degli adeguati dispositivi di sicurezza. È quanto si vede nelle immagini pubblicate su Facebook dal collettivo di precari e fattorini attivi nel delivery food Deliverance che denuncia la situazione di “centinaia di ragazzi, migliaia, la maggior parte migranti, che tutti i giorni prendono un treno per venire a lavorare in città, per poi fare ritorno nelle loro case”.
“Queste immagini parlano da sole”
Scrive su Facebook l’associazione – molti di loro non hanno nemmeno i dispositivi di protezione individuale, costretti a lavorare spesso al limite, al di sotto di ogni standard di salute e sicurezza, senza tutele e senza diritti“. Per questo, si legge, Deliverance ha chiesto un incontro tra le parti sociali. “Chiediamo che Assodelivery, Prefettura e le amministrazioni territoriali (Regione Lombardia e Comune di Milano) assicurino l’applicazione dei protocolli e che le nostre richieste, espresse nel documento “10 punti per un delivery al sicuro”, non cadano inascoltate”, scrivono infine.
https://youtu.be/QGOIjnvFFK0
(Fonte Video: Repubblica)
Il macchinista ai riders che aspettano il treno: “Eccoli tutti qua, ma vaff…”
“Eccoli qua, ecco per chi lavoriamo. Guarda qua gli infermieri, ecco il rianimatore, l’infermiere, il chirurgo, un primario. Ma vaff..”.
Il macchinista era sul passante ferroviario di Porta Garibaldi
L’audio è registrato da un macchinista di un mezzo che sta attraversando il passante ferroviario di Porta Garibaldi a Milano, un treno della rete suburbana che sta per arrestare la corsa in prossimità della banchina per far salire i passeggeri.
Il commento rivolto ai lavoratori che consegnano a domicilio
Tra questi, moltissimi sono riders carichi, con bici portate a mano e in spalla lo zaino per effettuare le consegne a domicilio. Il video con il commento razzista è diventato virale con oltre 100mila visualizzazioni.
I commenti sui social si dividono
I pareri sui social si dividono. C’è chi accusa i rider di non pagare il biglietto e di girare senza le dovute precauzioni anti contagio (guanti e mascherine) e chi difende i lavoratori, spesso obbligati a turni massacranti e senza mezzi adeguati a disposizione.(IlFattoQuotidiano/GiornaledeiNavigli)
Leggi anche:
Benedetta Rossi attaccata sui social: «Orrenda come personaggio e fa cose da ultra c***a”. Lei risponde a tono: ecco cos’è successo».
Seguici su facebook:
41esimoparallelo