E ci risiamo
Come ricorderete anche il noto critico d’arte Vittorio Sgarbi, ospite di Stasera Italia, provò a punzecchiare il popolo napoletano in merito a quelle che sono le misure attuali e quelle, possibili, future vigenti per contrastare il coronavirus.
I fatti
Tutto partì da una domanda che asseriva alla possibilità da parte di Vincenzo De Luca, governatore della Campania, di chiudere i confini regionali. Una domanda partita dalla Palombelli e anche qui ci risiamo...Tralasciando ciò, succede che a quel punto Sgarbi spontaneo più che mai da la sua versione dei fatti: “Beh, perché conosce i napoletani. Quindi tende a credere che non saranno rispettosi di nessuna regola”.
La Napoli “perbene” che non piace all'Italia
Insomma questa Napoli “vuota” che rispetta le regole e si fa forse anche domare dallo sceriffo salernitano proprio non piace all'Italia. Tante le allusioni e le parole di troppo nei confronti di un popolo che forse sta dimostrando di non essere solo “pizza e mandolino” come si suole dire.
Viene da pensare che forse non si riesce in qualche modo a mandar giù l'amaro boccone che il Coronavirus abbia colpito Milano e non Napoli
(Leggi: Coronavirus. Casati Modignani: «Tanti bauscia si chiedono “perché è successo a Milano e non a Napoli?”») dove regna invece l'inciviltà e dove l'immondizia la fa da padrone.
Magari ci invidiano il dottor Ascierto, un puro sangue napoletano che è riuscito trovare, in attesa di un vaccino, un modo per rallentare il mostro. O ancora, forse non si spiegano come i nostri medici sono tra i meno infetti... Oppure che Tv inglesi come SkyUk abbiano elogiato la città di Pulcinella per il suo ospedale Cotugno designato come il migliore in Italia per la lotta contro il coronavirus.
https://youtu.be/C-MMe4YhLlg
(Fonte Video: Facebook)
Non ultima qualche giorno fa l'ennesima gaffe dei mass media dove una brillante giornalista milanese si meraviglia di non trovare nessun napoletano in strada.
Ma i napoletani da gran signori sembrano quasi prendere alla lettera Virgilio: “Non ti curar di loro, ma guarda e passa”. Magari con qualche “panaro” solidale che penzola in strada per i meno fortunati, una canzone urlata dai balconi e accompagnata da un brindisi a distanza con bastoni fatti di canna pur di rimanere lontani ma vicini.
"Signori si nasce e io lo nacqui” disse Totò
Che ci piaccia o no, i napoletani sono così: scostumati, irruenti, casinari, ingegnosi, disubbidienti, intelligenti, caparbi e chi più ne ha più ne metta. In fondo Sgarbi nelle sue scuse afferma proprio questo: «Se le regole sono insensate un napoletano tende a non rispettarle perchè è intelligente».
(di Nunzia D'Aniello)
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