Nel prossimo decreto per l'emergenza non meno di 50 miliardi
Mascherine e distanziamento fino a quando non saranno disponibili terapia e vaccino. In vista del Consiglio europeo, Conte illustra la strada da percorrere per aprire la fase 2 dal 4 maggio. Un programma di riaperture omogeneo su base nazionale ma tenendo conto delle specificità delle regioni, un sostegno più forte alle fasce deboli. E poi una revisione del modello organizzativo del lavoro e delle modalità del trasporto pubblico e privato. E sul fronte politico, massima apertura ad opposizioni responsabili, che però tornano ad attaccare: da lui nessuna parola chiara, dice la Lega.
Il premier Giuseppe Conte dopo il Senato, alla Camera
Per l'informativa sull'emergenza Covid-19 e sul negoziato in Europa. "La Cig in deroga come sapete passa attraverso le Regioni. Mi permetto di sollecitare le Regioni che non hanno fatto pervenire i flussi (di richieste, ndr), a farli pervenire quanto prima altrimenti non potremo erogare la Cig", ha detto il premier Giuseppe Conte in un passaggio della sua informativa.
Anche alla Camera, come era avvenuto in Senato prima, l'opposizione ha protestato quando Conte ha assicurato la collaborazione con l'opposizione. Il presidente Fico, dopo aver chiesto il silenzio dei deputati leghisti, ha chiesto a Conte di proseguire nel suo intervento.
Capitolo ripartenza
"Stiamo elaborando un programma di progressive riaperture che sia omogeneo su base nazionale e che ci consenta di riaprire buona parte delle attività produttive e anche commerciali tenendo sotto controllo la curva del contagio", dice Conte. E la soglia del contagio di riferimento "vogliamo che sia commisurata alla recettività delle strutture ospedaliere delle aeree di riferimento", aggiunge.
"Si prospetta una fase molto complessa: dobbiamo procedere a un allentamento del regime attuale delle restrizioni e fare il possibile per preservare l'integrità del nostro tessuto produttivo. Il motore del Paese - prosegue il premier - deve avviarsi ma sulla base di un programma ben strutturato".
Sostegno alle famiglie.
"Questa emergenza incide sulle fasce più fragili, rischia di creare nuove povertà e lacerare un tessuto sociale già provato. Abbiamo già compiuto alcuni passi. Il governo però è consapevole che questi interventi non sono sufficienti: occorre un sostegno alle famiglie e alle imprese prolungato nel tempo ancora più incisivo", ha spiegato il premier.
La risposta sanitaria.
Il governo ha elaborato "una strategia in cinque punti. Il primo - ha aggiunto Conte - è mantenere e far rispettare distanziamento sociale, promuovere un utilizzo diffuso di dispositivi di protezione individuale fino a quando non disponibili terapia e vaccino".
Per quanto riguarda l'App per il tracciamento
"Sarà offerta su base volontaria, non obbligatoria". "Anche per le misure di distanziamento sociale ci saranno alcune modifiche, non ci sfugge", prosegue il premier, la difficoltà dei cittadini "nel continuare a rispettare" le regole anticontagio e "l'aspirazione al ritorno alla normalità".(Ansa)
Leggi anche:
Coronavirus, Conte: «Mascherine e distanziamento fino a quando non avremo un vaccino»
Seguici su Facebook:
41esimoparallelo