"Gli ospedali sicuri sono in Campania. Possiamo risparmiarci i viaggi della speranza che facciamo al Nord".

Vincenzo De Luca facendo il punto sulla situazione Covid-19 in Campania attacca sulla qualità della sanità regionale in Lombardia soprattutto, dove tanti campani si recano nel corso dell'anno per curarsi in cliniche e strutture specialistiche (soprattutto strutture oncologiche, ma anche ortopediche).

Il “rompete le righe”

Inizialmente il governatore della Regione Campania aveva parlato della polemica sulla chiusura dei confini al Nord, annunciata la scorsa settimana e terminata con un faccia a faccia televisivo col presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana a Porta a Porta su Rai1: "Si è aperto un dibattito sconcertante sulla base di alcune mie dichiarazioni: ho detto che la Campania si sarebbe protetta bloccando ingresso in Campania nel caso di un ‘rompete le righe'. Non è un dibattito Nord-Sud, ma è un dibattito sulla conta dei contagi. Ieri a Milano 1.0723 nuovi contagi. Noi dobbiamo convivere col virus? Condivisibile. Ma solo se il contagio è ridotto in maniera considerevole. Ma con mille contagi al giorno non c'è da convivere, ma da combattere. Dobbiamo evitare che il contagio si rialimenti in zone in cui è sotto controllo. Basta polemiche contro e sul Sud".

Fase 2

"Siamo pienamente nella Fase 2 anche per quel che riguarda il dibattito politico e il chiacchierificio nazionale. C'è una realtà demenziale della burocrazia. Se l'Ue ci desse oggi mezzo miliardo da spendere non sapremmo come spenderli. Abbiamo ridotto non la burocrazia, ma lo Stato Italiano, in uno stato tale, che la palude burocratica si mangia il Paese. È il vero nodo dello sviluppo dell'Italia e sono decenni che ce lo trasciniamo" ha poi detto il governatore campano, polemizzando sui fondi Ue e sullo scontro nazionale in atto.(Fanpage) Leggi anche: Coronavirus in Campania, De Luca chiude la movida: «Ma cambiano gli orari di bar e pizzerie» Seguici su facebook: 41esimoparallelo
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