Doccia fredda. Anzi gelata. Bar, ristoranti, pizzerie, parrucchieri e centri estetici che in queste ore stanno facendo sentire la loro voce contro la decisione del governo e del premier Giuseppe Conte di mantenere il lockdown fino al primo giugno resteranno quasi sicuramente delusi. Salvo improbabili colpi di scena, la data per la riapertura al pubblico resterà quella del primo giugno, malgrado le proteste sempre più forti da Nord a Sud. Fonti parlamentari del Pd spiegano infatti che, nonostante le perplessità espresse questa mattina dal Governatore del Lazio e segretario Dem Nicola Zingaretti ('Il primo giugno è lontano'), l'ipotesi nettamente prevalente in seno all'esecutivo, sostenuta fortemente anche dai vertici del Movimento 5 Stelle, è che le date per le riaperture restino quelle annunciate dal premier in diretta tv. Il rallentamento della Fase 2 in Francia (slitta la riapertura delle scuole) e la ripresa del contagio in Germania hanno fatto suonare più di un campanello d'allarme a Palazzo Chigi e nella maggioranza, insieme al fatto che servono i test sierologici e una forte e capillare diffusione dell'App Immuni prima di provare a tenere sotto controllo l'epidemia da coronavirus. Nonostante le preoccupazioni per la grave situazione del settore, compreso quello turistico in generale vista anche l'estate imminente, il governo intende muoversi con la massima cautela anche per evitare un secondo lockdown che avrebbe drammatiche ripercussione pure sul piano economico e occupazione. Ovviamente, concludono le fonti parlamentari, qualora a maggio i dati registrassero un netto miglioramento, si potrebbe anticipare la riapertura magari di 7-10 giorni. Ma questa ipotesi non è al momento quella prevalente. Emblematiche le parole del numero uno della Farnesina Di Maio: "Sfido chiunque ad avere un documento del comitato tecnico scientifico secondo cui in caso di riapertura totale avremmo rischiato 151mila ricoveri in terapia intensiva e volere la riapertura totale. In queste ore è slittata l'apertura delle scuole in Francia. In Spagna il 2 maggio si riapre se i dati saranno confortanti. In Germania l'indice di contagio è salito". Fonte: Affari Italiani Leggi anche Conte a Lodi: "Sulle aperture non possiamo fare di più" Seguici su Facebook 41esimoparallelo

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