«È come passare da un brutto sogno a un incubo, giorno dopo giorno».
Maatje Benassi è una riservista dell' esercito americano. Abita in Virginia con il marito Matt e due figli. Lavora in un ospedale militare e coltiva la passione della bicicletta da corsa. Tutto qui: una vita assolutamente normale, se non fosse per un certo George Webb, 59 anni, sedicente «giornalista investigativo» di Washington, in realtà seminatore di odio e di teorie cospirative in rete.
La Cnn
Ha raccontato questa storia allucinante, forse con un lieto fine. Webb tiene banco su un canale di YouTube e su Twitter: è un prodotto dei nostri tempi. Offre spiegazioni sballate sugli intrighi della politica nazionale e internazionale. A volte in modo innocuo, altre da irresponsabile, come nel caso di Maatje.
Da settimane sostiene che la donna sia «l' untrice numero uno» del Covid-19. Sarebbe stata lei a infettare la città di Wuhan, nell' ottobre scorso quando partecipò, con altre decine di atlete, a una gara di ciclismo nell' ambito dei Military World Games. Maatje si fece anche male: si fratturò una costola e riportò una commozione cerebrale. Rientrò negli Stati Uniti dolorante.
https://youtu.be/rXzD2XZFwQY
In questi mesi
Non ha mai accusato un sintomo, né tanto meno, è risultata positiva al Covid-19.
Non aveva fatto i conti, però, con le farneticazioni di Webb, basate su «fonti non rivelabili»: Maatje aveva già il Covid-19 e lo ha trasmesso a qualcuno a Wuhan. Il primo focolaio da cui è divampato l' incendio che sta flagellando il pianeta. I video del «giornalista» sono condivisi da circa 100 mila persone. Rapidamente la sua teoria è rimbalzata sui social cinesi, controllati dal Partito comunista. Il governo di Pechino ha lasciato fare. Anzi, ancora oggi, continua a sostenere che siano stati i «militari americani» a scatenare la pandemia.
Ma l' aspetto più sconcertante è che negli Stati Uniti non si sia mosso nessuno.
YouTube, che fa capo a Google, avvisa gli utenti che non viene tollerata la diffusione di notizie false sul coronavirus.
Twitter si è impegnata a fare lo stesso. Eppure le due piattaforme hanno tollerato il linciaggio mediatico, le minacce di morte rivolte a Maatje. Fino a che non è arrivato un reportage della Cnn .
Il giornalista Dannie O' Sullivan ha intervistato la vittima: «Abbiamo cercato di fargli causa, ma la polizia ci ha detto che non c' era nulla da fare perché questo Paese protegge la libertà di parola. Ci siamo rivolti a un avvocato civile, ma ti rendi subito conto come per gente come noi sia troppo caro fare causa a qualcuno»
Il reporter
Ha cercato anche Webb che non si è fatto impressionare: «Le mie fonti dicono che è risultata positiva nell' ospedale militare di Fort Belvoir in Virginia». Webb ha messo in mezzo anche un dj italiano, Benny Benassi, che è trasecolato quando la Cnn lo ha chiamato: «Non ne so nulla, mai avuto la febbre o un sintomo del virus».
La rete, però, non funziona a senso unico. Il servizio della Cnn ha sollevato un' onda di indignazione. È venuto fuori che George Webb Sweigart fu arrestato nel 2017 a Zanesville, in Ohio, con l' accusa di aver falsamente denunciato una serie di attentati dinamitardi.
Lo stalker è finito in un angolo.
Ha dovuto cancellare l' account Twitter e infine ha postato questo messaggio sul suo canale YouTube: «Ritratto ufficialmente la mia affermazione che Maatje Benassi sia risultata positiva al Covid-19. Mi sono ora reso conto che qualcuno mi ha passato delle informazioni sbagliate per intrappolarmi, esattamente come un informatore dell' Fbi fece per il caso in Ohio di tre anni fa». Una ritrattazione tardiva e, naturalmente, con il sigillo del complotto.(Dagospia)
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