Un bambino di otto anni è stato trovato positivo al nuovo coronavirus e gli è stata riscontrata anche la sindrome di Kawasaki, una rara malattia pediatrica che ha tra i suoi gravi sintomi la febbre sempre molto alta e che arriva a interessare il cuore fino alla vasculite necrotizzante delle arterie coronarie, la sua complicanza più temibile. Il bimbo, residente a San Marino, è stato trasferito nell’ospedale di Rimini, nel reparto di Terapia intensiva dove è ricoverato da diversi giorni, naturalmente in isolanti, e dove è stato sottoposto a una terapia particolare. Proprio per la delicatezza della cura, i medici del nosocomio del Titano hanno ritenuto opportuno che eseguisse tale terapia a Rimini, per poi ritornare a San Marino e proseguire le cure. Il bambino, con ogni probabilità, è stato contagiato dal nuovo virus all’interno del nucleo familiare, visto che la manifestazione della malattia è arrivata parecchio tempo dopo la chiusura delle scuole. Va sottolineato che il piccolo ha reagito molto bene alla terapia e, nel pomeriggio di ieri, ha lasciato Rimini per ritornare a San Marino. Relativamente alla sindrome che gli è stata diagnostica, è stata descritta per la prima volta nel 1967 in Giappone da Tomisaku Kawasaki, il pediatra, da cui prende il nome e in questo periodo di manifestazione del Covid-19, nel territorio italiano, ne sono state riscontrate diverse. La causa scatenante è ancora sconosciuta, anche se gli studiosi pensano che la malattia sia la conseguenza di più fattori che agiscono insieme. E’ probabile che alla base ci sia una causa scatenante infettiva, infatti nei bambini con sindrome di Kawasaki sono stati trovati diversi batteri e virus ma nessuno di questi sarebbe il responsabile della malattia. Il livello di allerta, considerata la presenza del Covid si è quindi alzata molto, non solo a livello nazionale ma internazionale. "La sindrome di Kawasaki la vediamo molto raramente: in Italia ci saranno 250 casi in un anno. Negli ultimi mesi sono stati segnalati casi piuttosto frequenti, a Bergamo ma anche in Liguria e Piemonte e in altre parti d’Italia, che hanno omogeneità sintomatologica – spiega Giuseppe Mele, presidente della Società italiana medici pediatri –. Nei casi più gravi si tratta di vasculiti che vanno a occludere, ad alterare alcune arterie e tra queste quelle del cuore, le coronarie, avendo conseguenze molto serie. Non possiamo collegarlo direttamente al coronavirus, si stanno raccogliendo dei dati, ma certo il fatto che si siano verificati così tanti casi in questo periodo fa pensare". Fonte: Il Resto del Carlino Leggi anche Barbara D'Urso, il pediatra Ravelli: «Sindrome di Kawasaki e Covid? Se i bimbi hanno questi sintomi chiamate subito il medico». Seguici su Facebook 41esimoparallelo

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