ROMA. Come riconquistare la fiducia degli italiani che hanno paura e temono per il loro futuro? Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in un'intervista all’agenzia Agi, parla del tema della ripartenza. «Gli italiani - dice il premier - hanno risposto presente alla chiamata per difendere la salute nelle nostre città in questa fase 2. Si aspettano che anche lo Stato risponda presente di fronte alle loro necessità e di questo mi faccio garante: il governo c'è». assicura il presidente del Consiglio.
Nessuno deve avere paura
«Nessuno deve rimanere nel vicolo cielo della paura e della sfiducia». Il premier spiega di essere concentrato sul dl maggio: «Abbiamo completato il tavolo di confronto con le parti sociali per portare in Cdm il decreto con le misure di sostegno economico».
Riaprire le attività
«A chi - afferma il premier - ha ancora l'attività chiusa dico che, continuando con il senso di responsabilità sin qui dimostrato, in molti territori si potranno anticipare le riaperture già nei prossimi giorni di maggio». Chi è in difficoltà può contare anche su un’accelerazione del sostegno. «I prossimi sostegni economici per cittadini e lavoratori saranno più rapidi e sostanziosi di quelli di marzo-aprile».
Le mascherine
Altro capitolo: il governo è al lavoro perché la produzione di mascherine sia aumentata «esponenzialmente. Sulle mascherine il commissario Arcuri sta lavorando senza tregua: la produzione viene aumentata esponenzialmente in queste settimane e sono stati sottoscritti accordi con supermercati, grande distribuzione, farmacie e parafarmacie per rendere disponibili le mascherine al prezzo fissato. E faremo in modo di distribuire un certo numero di mascherine gratuitamente alle famiglie più bisognose».
La maggioranza
Quanto alla politica, è necessario che si unisca con l’intento di dare risposte, mettendo in secondo piano il tornaconto delle singole forze. Il premier cerca una sintesi sulle proposte della maggioranza riguardo al dl maggio: «Non è il momento di tergiversare o per cercare di mettere bandierine: imprese e lavoratori si aspettano una grande iniezione di fiducia, un grande sforzo economico per sostenere il rilancio». E ancora: «Il confronto è utile, ma gli italiani attendono la sintesi: saremo giudicati sui fatti, non sulle intenzioni».
Le imprese
Le imprese non hanno motivo di preoccupazione. «L'Italia è forte se sono forti le sue imprese. Questo è lo spirito con cui lavoriamo per proteggere il nostro tessuto imprenditoriale non solo tramite il credito ma anche con interventi di sostegno diretto, come quelli che arriveranno nel prossimo decreto. Vogliamo guardare anche oltre l'emergenza, lavorando fianco a fianco con le imprese e siamo aperti a ricevere tutte le proposte utili e costruttive».
Le stime sulla crescita
Sull’orizzonte economico pesano le stime dell’Unione europea sul Pil italiano. Conte: «Nel Def 2020 avevamo previsto sia uno scenario di base al -8% che uno scenario più pessimista. La stima della Commissione si colloca circa a metà fra questi due scenari, ma prevede anche un rimbalzo più forte di quanto da noi stimato nel 2021. Non ci deve sorprendere comunque l'entità della caduta del pil, che segue la recessione mondiale. La vera sfida è invertire la tendenza già presente prima dell'emergenza Covid-19, che ci vedeva crescere ogni anno di 1 punto in meno in media rispetto all'Ue».
La ricetta anti-crisi
È proprio per raccogliere questa sfida che il governo sta lavorando «per far ripartire gli investimenti pubblici, per un taglio deciso alla burocrazia, per incentivare innovazione verde e digitale, per investire seriamente nella formazione». Fonte: Secolo XIX
Leggi anche
Il viceministro Misiani annuncia la riforma del reddito di cittadinanza.
Seguici su Facebook
41esimoparallelo