I più fortunati hanno dato fondo ai risparmi di famiglia, ma c'è chi ha dovuto chiedere il bonus spesa al Comune di residenza o i pacchi sopravvivenza alle associazioni di volontariato. Sono i lavoratori che pregano ogni giorno, se non hanno perso la speranza, a una qualche divinità della cig, la cassa integrazione, tanto sono disperati. La luce in fondo al tunnel si sta accendendo davvero. Bisogna ancora stringere cintura e denti, ma nella seconda metà di maggio i soldi inizieranno ad arrivare. Parola di Inps, crocevia fondamentale tra datori di lavoro e banche per l'erogazione degli 'stipendi' in tempo di crisi. Secondo quanto detto dalla Regione Toscana sono 26142 le domande di cassa integrazione in deroga per l'emergenza covid in Toscana, tutte istruite e quindi inviate all'Inps. In tutto le domande hanno riguardato oltre novantamila lavoratori, per la precisione 91.905. Come se una media città toscana stesse tutta aspettando i soldi della cassa integrazione per emergenza Covid. Il problema è che la crisi è iniziata due mesi fa e i soldi devono ancora arrivare. Non sono tempi da paese civile, è chiaro. Si difende l'Inps della Toscana e cerca di spiegare: “Sono stati autorizzati più del 70% dei decreti inviati dalla Regione e contiamo, entro lunedì, di completare l'istruttoria per tutti gli altri, in modo da poter completare tutti i pagamenti entro il mese di maggio come del resto previsto dall’impegno comune con Regione Toscana" sottolinea Cristina Deidda, direttrice regionale Inps Toscana. Ad oggi l'Inps ha provveduto al pagamento di circa 2600 decreti per oltre 5000 lavoratori. "Bisogna comprendere che la cassa integrazione in deroga comporta delle lavorazioni che inevitabilmente ne dilatano i tempi, a cominciare dagli attori coinvolti che oltre all’Inps, sono la Regione che deve ricevere le domande ed emettere le autorizzazioni e i datori di lavoro e i loro intermediari che devono trasmetterci i modelli SR41 per ciascun lavoratore coinvolto. E non dimentichiamoci i tempi bancabili che vanno ad aggiungersi a quelli di definizione e che in media sono di almeno 5 giorni lavorativi". All'Inps si giura che si lavora giorno e notte per portare a casa il risultato. "L’impegno era che tutti i provvedimenti trasmessi dalla Regione entro il 27 aprile, li avremmo pagati entro il mese di maggio, e mi sento di dire che siamo vicini all'obiettivo, lavorando anche di notte e anche nei festivi e di questo non posso che essere grata a tutto il personale” conclude la direttrice Inps Toscana. Sulle lentezze burocratiche per la cassa integrazione in deroga era intervenuto anche il sindaco di Firenze Dario Nardella sottolineando che esistono 25 forme diverse di 'cassa'. E aveva avanzato tre proposte: le Regioni diano la massima priorità alla trasmissione delle pratiche, il governo fissi una sola forma di cassa integrazione, si proroghi la cig per almeno tre mesi. Fonte: La Nazione Leggi anche Bonus Inps: 1.000 euro a maggio per autonomi, precari e partite Iva. Come ottenerlo. Seguici su Facebook 41esimoparallelo

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