Flavio Briatore si è scatenato contro il governo dopo l’ultimo show di Conte. «Il nuovo decreto è fatto di tante chiacchiere. Elemosine elargite  da persone  che cercano di sopravvivere grazie all’emergenza. Sono totalmente inadeguati».

Flavio Briatore: «I soldi li devono dare alle aziende»

Nuovo affondo di Briatore contro il governo durante una diretta video è intervenuto a favore delle aziende. «Qui – ha detto – non capiscono che dobbiamo fare ripartire le aziende, sono loro che assumono le persone  che sono in cassa integrazione. I soldi li devono dare alle aziende. Questo governo fa l’elemosina a chiacchiere perché non abbiamo ancora ricevuto i soldi e la cassa integrazione di marzo.  I ristoratori sono rovinati, dei 25mila euro di marzo neanche l’ombra. E ora ci hanno inondato di miliardi teorici…». E poi ancora: «Dai 600 euro a una persona  per un mese e l’altro mese che facciamo?… Questo governo vuole fare assistenza, ma non ha i soldi. Anche gli impiegati statali si dovrebbero preoccupare perché se le aziende non funzionano e non pagano l’Iva  poi non ci saranno i soldi per pagare gli stipendi agli statali.  Per cui tutti dovrebbero preoccuparsi».

Flavio Briatore: «Tutti questi miliardi? Vedrete…»

«Tutti questi miliardi? Vedrete non succederà niente. Tu vai dalle banche e loro non sanno neanche come impostare le pratiche. Le banche non ti danno i soldi  perché il governo  mette sempre qualcosa in mezzo. Cosa vuol dire? Esempio, se io domani esco con una mia potenziale fidanzata che si porta l’amica e si continua a portare l’amica, vuol dire che non si vuole fidanzare con me. Allora la cosa da fare è che dobbiamo preoccuparci tutti. Con questi non arriva niente. Coi ristoratori hanno fatto un casino, 4 metri quadrati? Non ci mettono neanche in condizione di lavorare… I deputati e i senatori prendono stipendi da 14-15mila euro al mese… Visto che non vivono la vita reale non capiscono niente. Sono comunisti, matti ed incapaci». Fonte: Secolo d'Italia Leggi anche Coronavirus, Briatore: «I soldi vanno dati ai cittadini, non ai sindaci: sennò quando li ricevono?» Seguici su Facebook 41esimoparallelo
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